La valutazione dell’introduzione di nuove tecnologie nella pratica clinica e nell’attività di ricerca (attività di Health Tecnology Assessment – HTA) è una componente cruciale del nostro sistema sanitario.
L’Health Technology Assessment è un approccio multidimensionale e multidisciplinare per l’analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia attraverso la valutazione di più dimensioni quali l’efficacia, la sicurezza, i costi, l’impatto sociale e organizzativo. L’obiettivo è quello di valutare gli effetti reali e/o potenziali della tecnologia, sia a priori che durante l’intero ciclo di vita, nonché le conseguenze che l’introduzione o l’esclusione di un intervento ha per il sistema sanitario, l’economia e la società.
Alla 14^ edizione del congresso annuale della società scientifica internazionale di Health Technology Assessment (HTAi) che si è tenuta a Roma dal 17 al 21 giugno 2017, le due Aziende Sanitarie pubbliche della provincia di Reggio Emilia hanno presentato i primi risultati di una sperimentazione gestionale su come valutare l’introduzione di nuove tecnologie sia nella pratica clinica, sia nell’attività di ricerca.
La partecipazione di Reggio Emilia alla rete europea di Health Technology Assessment (EUnetHTA) ha infatti permesso di sperimentare proprio nella nostra provincia le metodologie per un approccio aziendale alla selezione e valutazione delle tecnologie sanitarie innovative di maggiore interesse per l’assistenza di oggi e di domani. L’adattamento locale degli strumenti europei ha facilitato la proposta alle direzioni aziendali di un processo trasparente e rigoroso per la raccolta di informazioni a supporto delle scelte di acquisto e utilizzo delle innovazioni sanitarie.
I criteri condivisi e utili ad una decisione hanno incluso: il criterio di necessità o beneficio clinico-assistenziale aggiuntivo offerto dalla tecnologia; di fattibilità, data dallo stadio di sviluppo e livello di complessità della tecnologia; di valore del beneficio clinico aggiunto, dato dalle evidenze di sicurezza ed efficacia; della sostenibilità economica; della salvaguardia dell’equità e dell’impulso alla ricerca clinica.
Il progetto pilota ha evidenziato la fattibilità di uno sforzo multidisciplinare e condiviso oltre che l’accettabilità di un processo decisionale fondato sul confronto tra professionisti sanitari e direzione sugli elementi che determinano le scelte per gli investimenti in tecnologie ad alto impatto.
L’opportunità di presentare e discutere questi risultati preliminari in un contesto internazionale, che quest’anno ha ricevuto oltre 800 contributi scientifici da tutto il mondo, è stata ulteriore occasione per sviluppare e migliorare il nostro modello verso una partecipazione ai processi decisionali allargata ai cittadini e a chi progetta e sviluppa le innovazioni sanitarie.