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Gran Premio dell’Azerbaijan: per la Ferrari un quarto posto conquistato di forza

Nella gara più incredibile di tutto il mondiale (e forse della storia) Seb Vettel conquista un quarto posto che gli consente di portare a 14 il suo vantaggio in testa alla classifica del mondiale Piloti. Kimi deve purtroppo arrendersi alle conseguenze di un tamponamento al via.
Due curve e già succede di tutto, con Kimi che viene spinto contro il muro a destra quando aveva già passato Bottas all’esterno, mentre la Mercedes rompe l’ala anteriore. Seb si ritrova secondo dietro a Hamilton, mentre anche l’altra Ferrari rimane in gara, quinta. Al nono giro Seb segna il giro veloce, il suo distacco è sotto i 4 secondi. La SF70H di Kimi non è in condizioni perfette, ma il duello Perez-Verstappen davanti a lui gli dà modo di restare in contatto. La Red Bull ha problemi di motore e Iceman guadagna una posizione. Dodicesimo giro, Kvyat fermo in pista, esce la safety car e Seb si tuffa al box e monta le Soft. Kimi lo imita subito dopo. La neutralizzazione cambia per tutti le strategie, meno preoccupazione per i consumi ma dubbi sulla temperatura delle gomme.

La corsa riprende al 17esimo passaggio e Seb si difende bene dall’attacco di Perez, mentre Kimi non può fare altrettanto e perde due posizioni. Ma immediatamente dopo torna fuori la safety car: detriti in pista, il deflettore sulla macchina di Kimi ha ceduto del tutto. I piloti dovranno passare dalla corsia box. Hamilton rallenta troppo, Seb quasi gli va addosso (e si arrabbia), mentre al restart Kimi fora la posteriore destra sui rottami della Force India di Perez. E’ l’ennesima interruzione e Raikkonen va ai box. Ma la gomma va a pezzi, il danno aumenta e deve ritirarsi. Poco dopo esce la bandiera rossa. Una lunghissima interruzione, che dà modo ai ragazzi di fare un altro miracolo sulla vettura di Kimi, per rimetterla in pista. Ma l’intervento in “fast lane” per togliere qualcosa di rotto gli costerà un’investigazione. La corsa riparte alle 18:18, mancano 27 giri e Seb stavolta attacca con decisione, difendendosi al contempo da Ricciardo. Il ritmo, rimontate le Supersoft, è serrato.

Non finisce qui. Hamilton deve fermarsi per fissare il poggiatesta nello stesso momento in cui a Seb viene comunicata una penalizzazione di 10” per “guida pericolosa”. Entra ai box e… esce davanti alla Mercedes! Intanto, però, Kimi deve scontare un drive-through per la riparazione in corsia box.
La classifica al giro 36 recita Ricciardo-Stroll- Magnussen-Ocon- Bottas, poi Seb e Hamilton in piena lotta. Vettel si libera di Magnussen ed è quinto. Poi passa Ocon alla staccata di curva 1 e per un giro mette la Force India fra sé e l’inseguitore. Poi inizia a martellare nei tempi parziali e segna il giro veloce al 45esimo passaggio. Tre giri dopo, Kimi si arrende ai box, congratulandosi con i meccanici. “Grande lavoro lo stesso”.
L’ultimo giro non finisce mai. Sul filo di lana, Sebastian resiste. Un quarto posto che è quasi una vittoria.

















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