«Come Sindaco di un Comune che ha ancora una forte vocazione agricola, i cui risultati sono anche un tradizione eno-gastronomica di qualità, non posso che esprimere profonda preoccupazione per gli effetti che sta causando questa crisi idrica sull’intero comparto. Bene l’intervento del Governo nel dichiarare lo stato d’emergenza per alcuni territori e l’impegno della Regione. Mai come questo momento occorre essere vicini al mondo agricolo, che è il nostro mondo, e prendere impegni concreti e precisi rispetto gli interventi di breve e lungo periodo da effettuare.
Sono quindi favorevole, e mi unisco a chi l’ha già fatto, a portare avanti soluzioni progettuali che consentano di creare dighe o invasi, a partire dal fiume Enza, considerato lo strutturale fabbisogno idrico che caratterizza questa importante zona della provincia. Tutto il bacino del Po sta soffrendo, per ora il fiume Secchia regge ma non sappiamo quanto. Dipenderà naturalmente dalle dinamiche meteorologiche delle prossime settimana. Ma la situazione drammatica di queste settimane, che purtroppo non è nuova perché ormai la cosa sta diventando cronica, impone alle pubbliche amministrazioni – di concerto con le associazioni di categoria – decisioni urgenti e soluzioni rapide ed efficaci.
La nostra agricoltura e’ in forte sofferenza perché la siccità non è più un episodio occasionale, un evento eccezionale rispetto a una regolarità di precipitazioni: poche piogge e molto caldo stanno diventando la normalità, per quei mutamenti climatici planetari dei quali le attività umane sono corresponsabili, anche se qualche potente di turno continua negarlo. Per questa ragione è doveroso, non solo per le future generazioni ma anche per le attuali, mettere in atto ad ogni livello le azioni previste nell’accordo di Parigi per il contrasto ai cambiamenti climatici.
Anche i comportamenti individuali, dei singoli cittadini, dovrebbero essere improntati al rispetto dell’ambiente, all’uso responsabile delle risorse idriche, a scelte di vita ecologiche e sostenibili. Comportamenti di rispetto e correttezza verso l’ambiente e le risorse primarie grazie alle quali viviamo che andrebbero tenuti tutto l’anno, non solo durante le emergenze. Ognuno di noi può fare qualcosa, ogni giorno, contro il riscaldamento globale. La situazione drammatica di siccità che stiamo attraversando non può essere considerata solo problema del mondo agricolo, perché ha effetti sulla vita di tutti. Per questa ragione voglio richiamare l’attenzione dei miei concittadini ad un uso attento e responsabile dell’acqua nelle attività domestiche. Non utilizzare l’acqua dell’acquedotto per irrigazione, annaffiatura di orti, giardini e prati, aree cortilive, lavaggio veicoli. Ma esclusivamente per il consumo umano, alimentare e l’igiene personale. Un modo concreto per fare ciascuno la nostra parte e dare una mano a superare questo difficile momento». Così il Sindaco di Scandiano, Alessio Mammi sulla crisi idrica in provincia.