Una cena prelibata, che esalta i sapori del mare e mette in rete alcune delle esperienze più virtuose della città di Bologna, in tema di salute, accoglienza e buone pratiche. Appuntamento giovedì 22 giugno alle 20 con la cena benefit organizzata da Arci Bologna in collaborazione con l’Istituto Ramazzini alla Fattoria di Masaniello (via Luigi Pirandello 6, Bologna), la pizzeria etica del Pilastro fedele a un protocollo di buone pratiche, dalle politiche del lavoro agli ingredienti coltivati nei beni confiscati alle mafie.
Cena rigorosamente a base di pesce con protagonista un vero esperto: ai fornelli ci sarà infatti il professor Silvio Greco, biologo marino, docente di Sostenibilità ambientale all’Università di Pollenzo, gastronomo e chef per passione che ha condotto campagne di ricerca sulla pesca in quasi tutti i mari del mondo. La sua competenza per questo appuntamento si mette a servizio dell’Istituto Ramazzini, cooperativa sociale impegnata da 30 anni nella lotta contro il cancro, attraverso le due strutture cliniche per lo screening e la prevenzione, a Bologna e a Ozzano dell’Emilia, e il rinomato Centro di ricerca sul cancro “Cesare Maltoni”, uno dei rari centri di ricerca scientifici indipendenti, che ha compiuto studi tossicologici su oltre 200 agenti chimici, dimostrando la cancerogenicità di sostanze come il benzene, la formaldeide e il clorulo di vinile. Cena di pesce, quindi, per sostenere la ricerca sul cancro. Ma non solo: l’appuntamento inaugura la convenzione tra Arci Bologna e Istituto Ramazzini, attraverso la quale i soci e le socie di Arci potranno accedere alle prestazioni sanitarie del centro clinico di Ozzano dell’Emilia (via Emilia 79) e del Poliambulatorio di prevenzione oncologica di Bologna (via Libia 13/a) con una particolare scontistica.
Ma soprattutto con la cena prende il via un nuovo progetto di rete che Arci Bologna e Istituto Ramazzini stanno costruendo per garantire alle persone migranti ospitate nelle strutture di ArciSolidarietà assistenza sanitaria presso le strutture del Ramazzini. “Desidero innanzitutto ringraziare Arci Bologna, la fattoria di Masaniello e il professor Silvio Greco per aver messo in campo questa iniziativa, che mette in rete valori e buone pratiche in cui da sempre l’Istituto Ramazzini si riconosce”, commenta Simone Gamberini, presidente dell’Istituto Ramazzini. Che prosegue: “l’idea di una gastronomia etica e di un menù ispirato alla sostenibilità ambientale si sposa perfettamente con il nostro impegno nelle politiche di prevenzione e nello studio delle sostanze che contaminano l’ambiente. Inoltre, cogliamo con entusiasmo l’opportunità che Arci Bologna ci dà di mettere i nostri presidi sanitari a disposizione della rete di accoglienza che si prende cura delle persone che scappano dalle guerre, dalla povertà e dalle persecuzioni”.
“La convenzione con l’Istituto Ramazzini rappresenta per l’Arci e per i suoi soci una grande opportunità sia perché ci consentirà di essere più attivi nell’ambito specifico della prevenzione oncologica sia per le possibilità di lavoro comune che potranno svilupparsi di qui in avanti. La scelta di partire dai migranti è importante e coraggiosa, e ringrazio il Ramazzini per aver colto immediatamente questa suggestione; l’ambizione è quella di lavorare insieme per rendere i nostri percorsi di integrazione ancora più solidi e completi sia dal punto di vista dei richiedenti asilo sia per la comunità che li accoglie”, aggiunge Stefano Brugnara, presidente di Arci Bologna.
Il menù della cena prevede: Tonno alletterato, pomodorini, pomodori secchi e cipolla di tropea; Paccheri di Gragnano con alacce di Lampedusa, nduja di Spilinga, zucchine, e ricotta di pecora; Tortino di pesce pelagico; Delizia di ricotta e frutti di bosco. Durante il pasto si brinderà con la Selva Lacandona, una Falanghina dei campi flegrei realizzata sull’unico bene agricolo confiscato alla camorra della citta di Napoli da una cooperativa sociale di Scampia. La cena ha un costo di 50 euro a persona (vino incluso) e il ricavato sarà interamente devoluto all’Istituto Ramazzini. i posti sono limitati: per prenotare rivolgersi alla Fattoria di Masaniello ( 051/4128885) e all’Istituto Ramazzini (051/302252) entro martedì 20 giugno.
Per informazioni www.ramazzini.org.