A ottobre dell’anno scorso aveva pestato brutalmente il padre “colpevole” di dormire mentre lui aveva dolore ai denti. Ora invece si è accanito con il fratello responsabile di non aiutarlo economicamente. Per questo motivo ieri mattina al culmine di una lite ha morsicato alla mano il fratello per poi nel pomeriggio tornare alla carica e munito di un tubo di ferro distruggere l’auto della ragazza di quest’ultimo.
Questi in sintesi i fatti che nel pomeriggio di ieri hanno visto i carabinieri delle stazioni di Novellara e Campagnola Emilia arrestare, con le accuse di violazione di domicilio e danneggiamento aggravato, un 30enne residente a Guastalla, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.
Ieri mattina l’uomo si è presentato presso l’abitazione della madre, dove si trovava il fratello, e al culmine di un litigio con quest’ultimo, colpevole di non aiutarlo economicamente, gli mordeva la mano per poi allontanarsi prima dell’arrivo dei carabinieri chiamati dal ferito che ricorreva alle cure mediche presso il competente nosocomio dove veniva dimesso con una prognosi di 3 giorni. Un primo strascico di ciò che poi è avvenuto nel primo pomeriggio sempre di ieri quando il 30enne, armato di un tubo di ferro di oltre mezzo metro di lunghezza, si presentava presso l’abitazione della madre, dove si trovava ancora il fratello, e dopo aver danneggiato il citofono e il muro di ingresso, si dirigeva verso l’auto della ragazza del congiunto parcheggiata nel cortile, e la danneggiava rompendo i finestrini e ammaccando la carrozzeria. L’immediato intervento dei carabinieri di Novellara e Campagnola Emilia, allertati da alcuni cittadini, evitava ulteriori conseguenze con il giovane 30enne che veniva bloccato e tratto in arresto.
