Il C’Entro in bici, il servizio di noleggio gratuito di bici, verrà presto potenziato con sei nuove rastrelliere per complessive 24 biciclette gialle che verranno posizionate in modo da servire un’area urbana sempre più ampia. E contestualmente verranno messe in circolazione altre 150 chiavi.
L’operazione, in linea con le previsioni del Piano per la mobilità ciclabile e resa possibile a costi contenuti grazie all’acquisto tramite asta dei mezzi, rientra in un piano di potenziamento del servizio, che è attivo dal 2003 ed è molto utilizzato dai cittadini: attualmente sono 315 le bici gialle disponibili distribuite su 79 rastrelliere in 43 punti prelievo in diverse aree della città e quasi 3000 gli utenti iscritti al servizio in possesso di una chiave, solo nell’ultimo anno i nuovi utenti sono stati 395. Negli ultimi mesi, infatti, è stata avviata a cura della cooperativa sociale Aliante, gestore del servizio, un’attività di “revamping” del parco mezzi, una manutenzione straordinaria e ripristino attraverso la sostituzione di numerosi telai, selle, dispositivi di frenata e cestini. Già la scorsa estate, inoltre, era stata azzerata la lista d’attesa di iscrizione al servizio con l’acquisto di 250 chiavi e, a febbraio di quest’anno, sono state ordinate altre 300 chiavi di accesso da distribuire ai nuovi utenti che ne faranno richiesta.
Andrà invece verso la dismissione, entro fine anno, il servizio a pagamento di bike sharing di biciclette del sistema regionale Mi Muovo, che comprende una trentina di biciclette a pedalata tradizionale, con 15 colonnine per il prelievo o deposito in ognuna delle tre postazioni (piazza Alighieri – Stazione ferroviaria, piazza Matteotti e via Gottardi), in modo da rendere possibile il ritiro del mezzo in una postazione e la consegna in un’altra. Il servizio, attivato nel 2014 con l’obiettivo di implementare la rete di servizi di trasporto integrato regionale grazie al contributo della Regione Emilia Romagna, che ha fornito le biciclette complete di postazioni in comodato al Comune, è infatti risultato essere antieconomico e difficilmente sostenibile, per la maggiore vulnerabilità e necessità di manutenzione dei mezzi e per lo scarso utilizzo che ne viene fatto (27 iscritti con una media di 5-6 movimentazioni al giorno).