«Questi anni di blocco salariale ci hanno insegnato che le riorganizzazioni non si realizzano a costo zero». Lo afferma la Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale in riferimento allo sviluppo del processo di integrazione tra il Policlinico di Modena e l’Ospedale Civile di Baggiovara. «La Regione Emilia-Romagna e il Policlinico devono investire sul personale – dichiara Patrizia De Cosimo, dirigente sindacale della Cisl Fp – Non possono pensare che con questa integrazione, la quale coinvolge oltre 3 mila dipendenti, non si armonizzino i trattamenti del personale, che le riorganizzazioni si realizzino senza alcun riconoscimento economico a tutte le professionalità coinvolte, a partire dai coordinatori infermieristici, oppure che la progressiva contrazione del personale tecnico e amministrativo non trovi risposte per l’impegno ordinario e straordinario messo in campo. Inoltre – prosegue De Cosimo – se è vero che il primo obiettivo per i precari è la stabilizzazione del rapporto di lavoro, tuttavia anche per loro è urgente una piena armonizzazione economica rispetto ai colleghi a tempo indeterminato».
Per portare a casa questi risultati servono soldi, che la Cisl chiede alla Regione. «In coerenza con l’accordo del 19 settembre 2016 tra Regione e sindacati sulle politiche di innovazione e qualificazione del servizio sanitario, vogliamo che vengano messe a disposizione risorse fresche. In caso contrario – avverte De Cosimo – rischiamo che i processi di riorganizzazioni, annunciati dalla politica in tono trionfalistico, si traducano in un peggioramento dei servizi ai cittadini e delle condizioni di lavoro degli operatori. Chiederemo, dunque, con forza che la Regione e il Policlinico-Ospedale Civile di Baggiovara trovino i fondi per armonizzare i trattamenti del personale e – conclude la sindacalista della Cisl Fp Emilia Centrale – per incentivare la riorganizzazione».