Dopo la mobilitazione nazionale dello scorso 31 marzo 2017, che ha visto un’altissima adesione allo sciopero e partecipazione alla manifestazione di Roma, i sindacati Filcams/Cgil Fisascat/Cisl Uiltucs e Uiltrasporti/Uil proseguono le iniziative di lotta a sostegno del rinnovo dei Contratti Nazionali dei settori delle pulizie-multiservizi, ristorazione collettiva e agenzie viaggio scaduti da oltre 49 mesi. E’ infatti indetto per domani – martedì 30 maggio – un nuovo sciopero nazionale con manifestazioni territoriali. A Modena è previsto un presidio davanti alla sede di Legacoop (via Fabriani 120) dalle ore 9.30 alle 12.
“La scelta del presidio davanti a Legacoop Modena – affermano Filcams/Cgil Fisascat/Cisl Uiltucs e Uiltrasporti/Uil – si giustifica per il fatto che Legacoop è soggetto principale ai tavoli di trattativa nazionale per i rinnovi contrattuali e i suoi rappresentanti si sono distinti negli ultimi mesi con un atteggiamento particolarmente spregiudicato nel tentativo di ridurre diritti e tutele. Legacoop rappresenta inoltre alcune delle principali imprese cooperative interessate dallo sciopero”.
“A Modena – proseguono Filcams/Cgil Fisascat/Cisl Uiltucs e Uiltrasporti/Uil – lo sciopero interessa circa 8.000 lavoratori distribuiti nelle varie realtà tra cui importanti imprese della ristorazione collettiva come Cir, Elior e Camst, aziende multiservizi come Manutencoop, Dussmann, CoopSerivce e Copma, e le agenzie di viaggio.
A Modena, come in molte realtà dell’Emilia Romagna è già in atto da fine marzo il blocco della flessibilità, degli straordinari e dei supplementari per raggiungere il rinnovo dei contratti”.
“Le aziende e le associazioni datoriali persistono nel non rinnovare i contratti nazionali di lavoro proponendo soluzioni irricevibili sia sul piano economico che normativo – aggiungono Filcams/Cgil Fisascat/Cisl Uiltucs e Uiltrasporti/Uil – I sindacati e i lavoratori sono stanchi di leggere sui siti delle aziende quanto dichiarino di essere corrette e attente al valore sociale del lavoro e di come siano rispettose dei propri dipendenti; parole che suonano come enunciazioni senza fondamento, spesso prodotte al solo fine di ottenere la certificazione necessaria per partecipare alle gare di concessione/appalto. A sindacato stanno valutando in tal senso di avviare una campagna vertenziale capillare sul territorio per accertare la correttezza delle Certificazioni SA 8000, dei Codici Etici e dei Bilanci Sociali”.
“Anche a Modena vi sono imprese che pur chiudendo i bilanci in attivo, quando si ritrovano al tavolo di trattativa continuano ad affermare che l’aumento contrattuale, stante il permanere della crisi, non è nelle loro disponibilità.
Le lavoratrici e i lavoratori di questi settori meritano rispetto e dignità! Il rinnovo dei Contratti Nazionali di lavoro è il primo e indispensabile passo per ripristinare tali condizioni” – concludono Filcams/Cgil Fisascat/Cisl Uiltucs e Uiltrasporti/Uil.