Arrestato il 24 aprile per aver mandato in ospedale un carabiniere era stato scarcerato con l’applicazione, dopo la convalida, della misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri. Un provvedimento che tuttavia non è bastato a mitigare l’indole violenta di un giovane reggiano che a meno di un mese dall’arresto si è reso protagonista di una serie di gravi episodi di violenza che registrati e segnalati dai carabinieri di Cavriago alla Procura reggiana, hanno indotto quest’ultima a richiedere ed ottenere un aggravamento della misura cautelare concretizzatosi con un ordinanza di custodia cautelare restrittiva in regime di arresti domiciliari che ieri è stata eseguita dai carabinieri che hanno arrestato il 23enne residente a Cavriago. Ripercorrendo l’escalation della condotta aggressiva del giovane lo stesso il 24 aprile reagì con violenza, mandando un militare in ospedale, ai carabinieri che si presentarono presso la sua abitazione per eseguire una perquisizione finalizzata alla ricerca di droga (attività che poi portò a rinvenire 4 grammi scarsi di hascisc). Per questi fatti era stato arrestato per poi, dopo la convalida, essere sottoposto all’obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri. In questo periodo tuttavia il 23enne non è stato per nulla calmo rendendosi protagonista di un omogeneo articolarsi di atti di violenza contro le persone e contro le cose.
La notte tra il 6 ed il 7 maggio in stato di alterazione dovuto all’abuso di alcol reiterava condotte sprezzanti e ingiuriose nei confronti dei sanitari intervenuti per medicare un amico feritosi al palmo di una mano con una bottiglia di vetro; il 7 maggio danneggiava i locali di un bar di Cavriago mentre il 9 si rendeva responsabile di un’animata discussione a bordo di un pullman, culminata con l’aggressione nei confronti dell’autista colpito con un pugno al volto e riportante lesioni. Tale condotte delittuose, segnalate dai carabinieri di Cavriago, hanno indotto la Procura a richiedere ed ottenere un inasprimento del provvedimento cautelare culminato quindi con l’odierno arresto del 23enne che ieri, al termine delle formalità di rito l’hanno ristretto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.