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Studenti subito protagonisti a ‘Noicontrolemafie’

Con il dibattito sul tema “Pianeta Terra, casa comune: dal pensiero ecologico globale alle norme che aiutano la prevenzione” si è aperta questa mattina la settima edizione del Festival della legalità  “Noicontrolemafie” promosso dalla Provincia in collaborazione con 15  Comuni reggiani. A dare il benvenuto a circa 250 studenti di Ariosto, Chierici, Canossa, Moro, D’Arzo, Filippo Re e Zanelli è stato il direttore scientifico di “Noicontrolemafie”, il saggista e storico dei fenomeni criminali Antonio Nicaso, docente della Queen’s University di Kingston (Canada). “E’ una manifestazione importante perché si rivolge soprattutto alle scuole e che ha contributo a far aprire gli occhi sul radicamento della ‘ndrangheta in un territorio che ha deciso di difendersi e di investire energie e risorse proprio a favore dei giovani, nella convinzione che la conoscenza sia la prima forma di prevenzione”, ha detto. Introducendo il tema della giornata “ovvero l’impegno a costruire il bene comune a partire dalla terra in cui viviamo”, Nicaso si è chiesto “se l’umanità sarà in grado di recuperare una rinnovata disponibilità all’incontro e al dialogo con l’altro a prescindere da razza, etnia e religione”  e ha citato il Paese nel quale vive e lavora ormai da diversi anni. “Oggi il Canada propone una politica decisamente alternativa a quella di Trump, il nuovo governo di Trudeau ha un paio di ministri con il turbante perché sikh, una ministra che è una rifugiata musulmana mentre chi si occupa di Sport e persone disabili è un’atleta paralimpica non vedente – ha detto – Siamo quasi un modello per l’importanza che, al massimo livello, diamo alla diversità come ricchezza e devo dire che Reggio Emilia può essere definita una piccola Toronto, perché anche qui si compie il miracolo dell’integrazione”.

Anche il prefetto di Reggio Emilia, Raffaele Ruberto, ha portato il proprio saluto in occasione dell’avvio di “Noicontrolemafie”:  “Non dobbiamo mai stancarci di battere su determinati concetti e il mio sogno – ha detto rivolto agli studenti – è che, così come qualcuno di voi magari si stanca di sentire parlare sempre dei valori della Resistenza, un giorno possiate dire che non ce la fate più a sentire parlare di antimafia”. “In realtà non dobbiamo mai stancarci di masticare a colazione, pranzo e cena i valori della legalità perché in questa provincia che pure conosce il valore del vivere insieme ed è connotata da un civismo davvero notevole, questi principi vanno difesi tutti i giorni con i denti da chi ci vuole imporre, anche con le intimidazioni, valori opposti  – ha aggiunto il prefetto –  Orgoglio e libertà vi devono animare sempre per dire no a questo tipo di cultura e iniziative come questa sono importanti perché voi non commettiate gli errori che la nostra generazione ha probabilmente commesso”.

Tra i valori aggiunti di questa provincia sul fronte della legalità, “l’unità tra le persone ed anche tra le istituzioni”, una unità testimoniata dal presidente della Provincia e dal sindaco di Reggio Emilia. “Gli oltre 200 studenti presenti oggi sono un segnale importante  – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi – Il vostro coinvolgimento è fondamentale ed anche per questo, giovedì, abbiamo previsto un momento di confronto tra chi rappresenta pro tempore le istituzioni e voi ragazzi per rispondere alle vostre domande e chiarire ogni vostro dubbio sui temi della legalità. Il lavoro che le scuole da ormai un decennio stanno svolgendo in questa provincia è prezioso per contrastare i pericoli di infiltrazione ed anche i tre momenti di formazione che abbiamo previsto appositamente per gli insegnanti testimoniano l’impegno del sistema scolastico reggiano sul fronte antimafia”. Un impegno che proprio domattina sarà “certificato” con la consegna alle scuole Ariosto-Spallanzani, Matilde di Canossa, Chierici, Galvani-Iodi, Zanelli e  Convitto Corso di Correggio  della  targa “Legalità militante a scuola – Laboratori per crescere”.

Il sindaco  Luca Vecchi, prendendo spunto dal parallelismo tra Reggio e Toronto di Nicaso, ha quindi ribadito “la necessità di riflettere  sul tema della diversità in un’epoca in cui in Europa rischia di non essere vissuta come elemento di qualità della convivenza, ma come produttore di paura”. Dopo aver  ricordato “l’impegno quotidiano dei servizi sociali, di un volontariato che si occupa di aiutare i disabili o chi soffre di  ludopatia, della casa delle donne che da anni assiste chi ha subito violenza di genere, i 900 giovani richiedenti asilo che abbiamo ospitato in questi tre anni, ma anche le battaglie che Reggio ha condotto per le unioni civili o per la piena affermazione dei diritti dei ragazzi di origine straniera nati qui”, il sindaco ha invitato a “proseguire questo cammino che dalla dimensione dell’io ci conduca alla dimensione del noi per contrastare la cultura della furbizia”.

Dopo i saluti delle istituzioni, ha quindi preso avvio il dibattito con gli interventi di Stefano Amore, magistrato assistente di studio presso la Corte costituzionale e direttore della rivista Nova Itinera; Isabella Maria Stoppani, vicepresidente dell’Associazione nazionale avvocati e consigliera dell’Ordine degli avvocati di Roma; del generale Giuseppe Giove, comandante regionale dei Carabinieri Forestale e di Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna.

Il programma di domani, martedì 4 aprile

Domani mattina la seconda giornata del Festival della legalità si apre al “Gobetti” di Scandiano (ore 9) con “C come Comunicazione O come on-line: par0le per riflettere” con il giornalista Daniele Poto e il saluto dell’assessore al Welfare Elisa Davoli.

A Reggio sempre l’Aula magna Manodori dell’Università di Reggio Emilia (ore 10) ospiterà il convegno “Etica, professioni & responsabilità sociale: una coniugazione possibile?”. Dopo l’introduzione di Corrado Baldini, presidente del Consiglio dell’Ordine dei commercialisti di Reggio, interverranno, oltre ad Antonio Nicaso, Ignazio De Francisci, procuratore generale presso la Corte d’Appello Di Bologna; Alessandra Dino, docente di Sociologia giuridica dell’Università di Palermo; il commercialista reggiano e e Ifac Global Ambassador Giancarlo Attolini e la coordinatrice della Commissione Scuola dell’Anpi provinciale Fiorella Ferrarini. Nell’occasione, lo stesso presidente dei Commercialisti Baldini premierà per il protagonismo di studenti, docenti e dirigenti nello sviluppo della cittadinanza attiva  contro le diverse forme di illegalità e mafia, il liceo Ariosto-Spallanzani, il “Matilde di Canossa”, il liceo artistico “Chierici”, l’istituto professionale “Galvani-Iodi”, lo “Zanelli” e il  Convitto nazionale “Corso” di Correggio con la targa Legalità militante a scuola – Laboratori per crescere.

Nel pomeriggio, nella Sala del Consiglio comunale di Bagnolo in Piano (ore 17.30), saranno invece protagoniste le donne di mafia e le donne contro la mafia. Dopo il saluto del sindaco Paola casali, del femminile nella criminalità mafiosa in Cosa nostra e nella ‘ndrangheta parleranno rispettivamente  Alessandra Dino ed Antonio Nicaso, docenti rispettivamente  all’Università di Palermo e alla Queen’s University di di Kingston (Canada).

Due appuntamenti, infine, alle 21: nella Sala Casini del Centro giovani di Scandiano dialogo tra il giornalista Emanuele Tirelli e don Giacomo Panizza, fondatore della comunità Progetto Sud, sul “Metalità mafiosa & regole criminali” (saluto dell’assessore ai saperi Alberto Pighini); nella Sala del Teatro-Rocca Estense di San Martino in Rio incontro con Alessandra Dino, saggista e studiosa del fenomeno mafioso dell’Università di Palermo, sul tema “Un racconto di vita, una storia di stragi” (saluto del sindaco Paolo Fuccio).

















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