E così Vinicio torna a casa, nella sua Reggio Emilia, e lo fa in uno dei Teatri più prestigiosi di tutta Italia. E’ stato infatti il Teatro Valli ad ospitare una delle date de “Ombra. Canzoni della cupa ed altri spaventi” il tour teatrale che Vinicio ha voluto per celebrare, dice lui, la sua stagione dell’ombra:
“Da molti anni, nei tour che seguono l’uscita di un disco, mi sforzo di mettere in scena l’immaginario dell’opera. E’ la grande possibilità dei concerti in teatro, realizzare la cosiddetta “sospensione dell’incredulità”. In questo tour l’Ombra è la materia sostanziale, esistenziale, scenica dello spettacolo. Si tratta di abituarci al buio e finire in una specie di ipnosi a metà tra veglia e sonno che faccia affiorare in noi le creature che ci abitano. Che ci conduca nell’Ade, o nel buio di una siluette, o nel rovescio di uno specchio, o in un bosco nella notte di plenilunio, o nei riflessi di una caverna. C’è un gruppo musicale dalla timbrica ombrosa, corde di violino, onde elettromagnetiche, membrane di tamburo».
Considerato uno dei geni della musica italiana, ha suonato e cantato una scaletta di brani infinita che ha tenuto inchiodato il numeroso pubblico fino all’ultima nota e che si è scomodato solo per tributargli la standing ovation finale.
Un plauso all’organizzazione “Arci di Reggio Emilia” che da anni all’interno della rassegna “Leggera” propone musica di alta qualità che di “leggero” probabilmente ha solo il nome. Prossimo appuntamento (sempre al Valli con Fiorella Mannoia e il suo “Combattente Tour” in programma il prossimo 23 Aprile.