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Modena: nel 2017 ai gruppi consiliari comunali risorse per 49.800 euro

Ammontano complessivamente a 49 mila 800 euro, come previsto nel Bilancio approvato a fine gennaio, le risorse che il Comune di Modena stanzierà complessivamente nel 2017 per garantire il funzionamento dei gruppi consiliari.

La delibera che assegna le risorse, illustrata dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 16 marzo.

La cifra complessiva viene divisa assegnando a ciascun gruppo una quota fissa di 3557,14 euro (per un totale di 24.900 euro) e una quota per ciascun consigliere pari a 778,13 euro, calcolata suddividendo in 32 la somma rimanente di 24.900 euro.

Con i cambiamenti intervenuti di recente nella composizione del Consiglio comunale di Modena, quindi, il gruppo del Partito democratico, con 15 consiglieri, avrà a disposizione 15.229 euro; il Movimento 5 stelle e Art.1-Movimento democratico e progressista, ciascuno con 5 consiglieri, 7.448 euro; Forza Italia con tre consiglieri 5.891 euro; Per me Modena con due consiglieri 5.113 euro; e i monogruppi Cambia Modena e Idea-Popolari liberali usufruiranno di 4.335 euro ciascuno.

I fondi possono essere utilizzati esclusivamente per le spese ammissibili, definite dall’apposito Regolamento allegato alla delibera. In particolare, tra le spese ammissibili sono previste quelle per iniziative pubbliche politico-istituzionali organizzate dal gruppo consiliare sul territorio comunale, spese per l’affitto di sale per riunioni e incontri, per studio e documentazione relative al mandato; quelle per la partecipazione a iniziative organizzate da terzi e quelle per il normale funzionamento del gruppo come acquisti di cancelleria, produzione di stampati, corrispondenza, telefoni e per l’acquisto di beni, servizi e attrezzature. Sono inoltre previste le spese per comunicazioni istituzionali, come l’acquisto di spazi pubblicitari (a esclusione del periodo di ‘par condicio’), e per le prestazioni di lavoro erogate da terzi. Per ciascuna iniziativa, i consiglieri dovranno tenere adeguata documentazione da allegare al rendiconto insieme a una scheda di presentazione della stessa. Scontrini e ricevute di ristoranti dovranno avere allegata un’apposita dichiarazione che ne attesti il collegamento con lo svolgimento di precise attività politiche riconducibili al ruolo istituzionale del gruppo, mentre i beni durevoli acquistati dovranno essere registrati e, al termine del mandato, passeranno direttamente al patrimonio comunale, salvo riscatto al valore di mercato del bene. Non sono, invece, in ogni caso ammesse al rimborso spese di carattere personale, a favore di familiari o società in cui essi siano titolari o soci, erogazioni di denaro per beneficenza o sottoscrizioni, acquisti di beni per concorsi a premi o simili. Inoltre, i fondi non potranno essere utilizzati per finanziare direttamente o indirettamente il funzionamento degli organi di partito o movimento politico. Per consentire la tracciabilità dei pagamenti, ciascun gruppo dovrà attivare un conto corrente dedicato dove verranno trasferite le risorse e, a eccezione delle spese urgenti e di modesto importo, per tutte le spese eccedenti i 500 euro si dovrà utilizzare come modalità di pagamento il bonifico bancario o postale, o altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni. Le erogazioni sono comunque subordinate alla presentazione del rendiconto delle spese sostenute nell’anno precedente dal gruppo consiliare, a cura del capogruppo.

















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