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Massimo Mori in Fondazione San Carlo per riflettere sui modelli diversi di cosmopolitismo

Venerdì 17 marzo alle ore 17.30, inizia il nuovo ciclo di Conferenze della Scuola di Alti Studi della Fondazione Collegio San Carlo di Modena con l’incontro dal titolo Modelli di cosmopolitismo a confronto tenuto da Massimo Mori, professore di Storia della filosofia presso l’Università di Torino, direttore della «Rivista di filosofia» e membro dell’Accademia delle Scienze di Torino. Massimo Mori si è occupato di storia delle idee e del pensiero filosofico in età moderna, con riguardo all’ambito etico-politico e alla filosofia della storia.

In particolare ha analizzato alcuni concetti-chiave della filosofia tedesca tra XVIII e XIX secolo (guerra, conflitto, eudemonismo, libertà e necessità). Tra le sue pubblicazioni: Libertà, necessità, determinismo (Bologna 2001); Filosofi tedeschi a confronto (a cura di, Bologna 2002); La misura dell’uomo. Filosofia, teologia, scienza nel dibattito antropologico in Germania (a cura di, Bologna 2005); Storia della filosofia moderna (Roma-Bari 2005); La pace e la ragione. Kant e le relazioni internazionali. (Bologna 2008).

“Cosmopolitismo” è una delle parole chiave dei nostri tempi, a cui ci si appella per trovare nuove forme di comunicazione fra culture diverse, oppure per trovare risposte ai problemi economici e sociali che vanno al di là delle possibili soluzioni trovate da singoli stati. In questo dibattito il riferimento alle radici filosofiche del cosmopolitismo rimangono di carattere marginale. La storia del pensiero filosofico ha fornito alcuni modelli di cosmopolitismo con i quali è ancora utile confrontarsi, soprattutto quello emerso nell’età classica e nel Settecento. Concezioni filosofiche apparentemente alternative: il cosmopolitismo individualistico (affermazione dei valori del singolo in contrapposizione alla comunità) e il cosmopolitismo istituzionale (inserimento dell’individuo in un contesto sociale e politico che si estende sempre più, fino a raggiungere la dimensione planetaria). In realtà, entrambi i modelli hanno una forte valenza emancipatrice, vuoi esaltando la libertà dell’individuo, vuoi immaginando una comunità internazionale che supera i limiti delle realtà ristrette. Ma hanno bisogno anche di un correttivo che ne attenui le unilateralità. e che integri il razionalismo a volte ingenuo che li sottende con coscienze identitarie che nascono intrinsecamente dalla società e dalla storia. Le vicende politiche e sociali che hanno contrassegnato gli ultimi decenni e segnano ancora la più prossima attualità, prima la fiducia nel processo di integrazione dei popoli, di cui l’Unione europea è stata la più concreta realizzazione, poi il riemergere dei particolarismi, sia nella forma estrema dell’individualismo sia in quella più larga, e più pericolosa, dei populismi e dei nazionalismi – conclude Massimo Mori – ci invitano a ripensare quei modelli per apprendere da essi e, nello stesso tempo, andare oltre di essi.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione. La partecipazione è libera e a richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni è organizzato dalla Fondazione Collegio San Carlo di Modena, ente accreditato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva di accreditamento degli enti di formazione del personale della scuola n. 170/2016. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, è realizzata con il contributo della Banca Popolare dell’Emilia Romagna e sarà inserita nell’archivio presente nel sito www.fondazionesancarlo.it, da cui potrà essere scaricata gratuitamente. La Scuola di Alti Studi, che ha per fine la formazione post-lauream secondo programmi di ricerca interdisciplinari (filosofia, sociologia, antropologia, scienze religiose), prevede due distinti percorsi formativi, ai quali si accede per concorso pubblico internazionale: il corso di perfezionamento triennale che è equipollente al dottorato di ricerca e il corso di specializzazione annuale. Per ciascuno degli anni di corso, sono previsti corsi residenziali obbligatori con docenti di fama internazionale, oltre a lezioni, seminari, incontri di discussione per un totale annuo di 250 ore di lezione in lingua italiana, francese e inglese. Sono ammessi alla Scuola cittadini europei in possesso di laurea. Tutti gli allievi della Scuola sono sostenuti da borsa di studio.

















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