Questi i punti relativi alle Interrogazioni presentate e discusse nell’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale di martedì 14 marzo:
Interrogazione a firma del Consigliere Erio Huller (Movimento 5 stelle) sul “sistema informativo regionale sui rifiuti O.R.S.O.”
Il sitema O.R.S.O.- è un applicativo WEB che raccoglie ed elabora i dati relativi alla gestione dei rifiuti in Emilia – Romagna, anche ai fini della valutazione e del raggiungimento degli obbiettivi di raccolta e recupero.
In particolare si raccolgono dati su:
– produzione e gestione dei rifiuti urbani e più in generale all’organizzazione dei servizi di raccolta e presenza di infrastrutture per la raccolta differenziata, diffusione del compostaggio domestico, etc..
– quantitativi dei rifiuti ritirati e gestiti dagli impianti di trattamento, recupero e smaltimento ed altre informazioni connesse;
Il Consigliere Huller ha chiesto all’Amministrazione comunale di sapere il nome del funzionario dell’Ente – definito compilatore che le credenziali di accesso al data base del sistema informativo suddetto, per gli anni: 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017..
Dal 2010 al 2013 il tecnico definito “COMPILATORE/REFERENTE 1” è Stefano Vincenzi di HERA, mentre dal 2014 in poi è Chiara Bezzi, dipendente del Comune di Sassuolo presso il Servizio Tutela del territorio e Protezione civile.
I dati relativi ai rifiuti sono sempre stati inseriti da HERA, in qualità di Gestore del servizio rifiuti e quindi detentore all’origine degli stessi.
Nel periodo 2014-2015 l’Osservatorio provinciale (ex Provincia di Modena) ha inserito i dati, relativi agli anni 2013 e 2014, comunicati annualmente dal Comune in merito ai rifiuti speciali assimilati avviati autonomamente a recupero e al compostaggio domestico. Infatti dal 2013 in poi, con l’entrata in vigore della TARES (ora TARI), l’Amministrazione comunale ha internalizzato il servizio di riscossione e pertanto i dati relativi ai rifiuti speciali assimilati avviati autonomamente a recupero e al compostaggio domestico sono entrati nella disponibilità dell’Ente.
Oltre ad HERA e al Comune, fino al 2015 compreso, erano dotati delle credenziali di accesso anche la Provincia, in qualità di Osservatorio provinciale dei rifiuti, ed ARPA, in qualità di gestore dell’Osservatorio regionale dei rifiuti. A seguito del riordino degli Enti locali di cui alla LR n.13/2015, le Province non hanno più competenze in materia di rifiuti, pertanto dal 2016 in poi, ovvero dai dati inseriti nell’applicativo ORSo relativi al 2015 in poi, l’unico altro soggetto che ha le credenziali di accesso è ARPAE.
Sia l’Osservatorio provinciale prima che l’Osservatorio regionale possono operare sui dati del database ed in particolare, fino al 2015 (quindi fino all’annualità 2014) l’Osservatorio provinciale validava i dati inseriti dal Gestore, inseriva i dati comunicati dai Comuni e chiudeva le Schede Comune.
L’Amministrazione comunale ha sempre delegato Hera, in qualità di Gestore del servizio rifiuti, alla compilazione e presentazione del MUD.
Pur dichiarandosi parzialmente soddisfatto delle risposte ricevute nel merito dall’Assessore, il Consigliere ha fatto presente, che nella fattispecie appaia come controllore anche il controllato. Una contraddizione, non da poco, ha detto il Consigliere perché questo sistema, con dati puntuali, produce poi la tariffazione a carico degli utenti.
Interrogazione a firma del Consigliere Erio Huller (Movimento 5 Stelle) sul tema: “Tares e Tari verifica insolventi”
In questa interrogazione presentata dal Consigliere Huller, del gruppo consiliare M5S, lo stesso ha chiesto di conoscere, per quanto riguarda la gestione della suddetta tassa comunale:
Di conoscere anagrafica dei creditori inadempiementi al versamento TARES-TARI per importi superiori ai 5000 uro relat.te agli anni: 2013-14-15-16.
Di ogni singolo creditore dettaglio degli importi annuali omessi;
Il numero esatto di solleciti per omesso o parziale pagamento della Tares 2013 e della Tari 2014 inviate da inizio 2017
Ha così risposto alla interrogazione, l’Assessore all’Ambiente Sonia Pistoni che ha precisato quanto segue:
La tariffa rifiuti nasce per esigenza del legislatore della integrale copertura dei costi del servizio rifiuti. Il principio generale, anche di derivazione comunitaria, vuole che tale entrata copra tutti i costi del servizio rifiuti compresi gli effetti negativi derivanti dall’insolvenza di parte dei contribuenti. L’impostazione data quindi nell’ambito del bilancio di previsione 2017-2019 (ma è stato così anche per le annualità dal 2013 in avanti) è correttamente quella di prevedere tra i costi da coprire quanto correttamente è ipotizzabile sia il rischio di insolvenza sulla base del dato storico.
Quanto al citato collegamento con il Fondo crediti di dubbia esigibilità previsto dalla normativa contabile si riferisce che esiste un collegamento normativo non semplice tra le due norme sull’aspetto quantitativo ma non sul se debbano coesistere gli effetti delle due norme. Al contrario le due norme sono necessarie l’una all’altra per poter risolvere il doppio profilo contabile da un lato e della pianificazione del servizio rifiuti dall’altro. Nel caso del Comune di Sassuolo le due norme sono coordinate attraverso la corretta verifica della quota parte del fondo crediti relativo a questa entrata in sede di Rendiconto di gestione di ciascun anno.
A supporto di tale modus operandi si riporta il parere dell’Ifel espresso nell’ambito delle FAQ fatte in occasione di un webinar organizzato dall’Istituto.
“Roma, 15 aprile 2016 FAQ Risposte ai quesiti posti nell’ambito del ciclo di webinar dedicato allo schema di Regolamento sulla Tari
5.4) si ritiene pertanto che in sede di predisposizione del Piano Finanziario nell’ambito dei Carc debba essere prevista, riguardo i crediti inesigibili, una somma stimata sulla base dell’esperienza maturata negli anni passati e tenendo conto delle possibilità di recupero evasione e di riscossione coattiva degli importi accertati e non riscossi. La possibilità di inserire quote di crediti inesigibili “stimate” e non realizzate appare opportuna. Infatti, se si tiene conto che l’entrata tributaria deve garantire la copertura integrale dei costi, la risposta non può che essere positiva. Diversamente ragionando e cioè ammettendo che il Comune possa inserire le perdite su credito solo successivamente all’accertamento dello stato di inesigibilità, non solo non si realizzerebbe la condizione del pareggio tra entrate e spese ma ciò determinerebbe l’obbligo di imputazione degli inesigibili relativi a più annualità in un unico Piano Finanziario, con evidenti ed ingiustificati effetti sulle tariffe di quell’anno. Si precisa infine che un credito è considerato inesigibile soltanto dopo aver esperito tutto il ciclo di riscossione (atto di accertamento ed ingiunzione).”
Per quanto riguarda i dati richiesti li forniremo non appena possibile, considerata la complessità delle elaborazioni necessarie ed il periodo attuale denso di impegni e scadenze. Comunque si conferma la volontà dell’amministrazione di perseguire con decisione la riscossione di queste entrate non solo attraverso gli strumenti citati del ruolo coattivo o dell’ingiunzione fiscale ma anche attraverso una preventiva azione stragiudiziale che permetta di differenziare l’azione posta in essere e concentrando le azioni legali verso chi avendo le possibilità per pagare decide comunque di non volerlo fare malgrado il tentativo bonario effettuato dall’ente.
Il Consigliere Huller si è dichiarato insoddisfatto della risposta ricevuta, in quanto mancante dei dati necessari richiesti costitutivi dell’interrogazione e che avrebbero reso comprensibile la risposta fornita dall’Amministrazione comunale.
Interrogazione della consigliere Claudia Severi (FI) avente ad oggetto: “Sostituzione lampade di illuminazione pubblica in viale XX Settembre, quali criteri motivano il passaggio a luce bianca ?”
La Capogruppo di Forza Italia Claudia Severi, ricordando come sia stato avviato il programma della sostituzione dei punti luce cittadini dal 1 giugno 2016, a cura di “Gemmo spa”, affidatario dell’intervento specifico con un contratto della durata di 10 anni per un valore complessivo pari a 10,3 ml di Euro;
che viale XX Settembre negli ultimi 20 anni è stato ripetutamente oggetto di interventi riguardanti impianti e tecnologie di illuminazione per valorizzarne gli elementi storici ed architettonici di pregio;
E più in particolare ha chiesto di sapere:
le ragioni per cui nel viale si è deciso di procedere alla sostituzione delle lamapde a luce gialla con altre a luce fredda e bianche, nonostante le luci gialle fossero già volte a coniugare risparmio energetico con la valorizzazione delle caratteristiche storiche e artistiche della strada;
quando sia previsto il termine delle prove illuminotecniche avviate il 5 Dicembre e quando sarà assunta una decisione sul sistema da adottare
Ha così risposto alla interrogazione, l’Assessore all’Ambiente Sonia Pistoni che ha precisato quanto segue:
– Il contratto prevede la gestione e la riqualifica di tutti i corpi illuminanti compresi quelli di Viale XX Settembre e del Centro Storico di proprietà del Comune di Sassuolo ed in concessione ad SGP, con lo scopo e l’intento di migliorare la qualità del servizio, conseguire un importante risparmio energetico ed economico, nonché di ottenere il rispetto dei più elevati standard di sicurezza oltre a rispetto delle norme vigenti in materia di contenimento dell’inquinamento luminoso.
– Dal 2010 le tecnologie che si occupano di illuminazione si sono fortemente evolute in particolare quella LED a tal punto che si possono ottenere, a parità di illuminamento, maggiori prestazioni sia in termini di qualità della luce, uniformità oltre ad un forte risparmio energetico. Le lampade con sorgenti SAP (SODIO ALTA PRESSIONE) sono ormai una tecnologia superata.
La prova in Viale XX Settembre, iniziata il 5 di dicembre 2016, è stata fatta a fronte di richieste da parte dei commercianti della zona, in quanto lamentavano zone buie in certi tratti lungo il camminamento con mancanza di sicurezza e pericolo d’ inciampo per la cittadinanza.
– Gli interventi di riqualificazione energetica di tutta la Città si concluderanno entro il mese di giugno. Vista la particolarità di tutto il Centro Storico e non solo di Viale XX Settembre sono in corso delle prove proprio per adottare la migliore soluzione che persegua i tre obiettivi che l’Amministrazione si è data con il bando dell’illuminazione pubblica che sono: il risparmio energetico, l’omogeneità di illuminazione in tutto il centro e la visibilità che garantisce maggiore sicurezza.
– L’azienda ha dato disponibilità per trovare soluzioni volte a differenziare e valorizzare maggiormente il Centro Storico non a discapito del risparmio energetico. Per questo è in corso di valutazione se sostituire tutte le lampade con dei 4.000°K, o differenziare il centro storico con lampade a 3.000°K; tale decisione spetta al Comune di Sassuolo.
– Non esistono vincoli normativi, ma si sta valutando la migliore soluzione tecnico/economica per valorizzare il centro storico, con luci che sottolineano la valenza architettonica, rispettando i colori di edifici ed arredi e non modificandoli con luci gialle/arancioni. Si precisa che parte del centro storico, al momento è illuminato da luci a Mercurio (VM) con temperatura di colore oltre i 5.000°K, quindi con luce tendente al verde. Questa situazione verrà corretta con l’installazione dei LED, aventi un colore molto più caldo tale da valorizzare i colori presenti.
– Le luci gialle a SAP non perseguono l’obiettivo del risparmio energetico ed economico, in quanto comportano un costo annuo di circa Euro 12.210,00. Le soluzioni, invece, a luce LED bianca ( 4000°K) comporta un costo annuo di Euro 2.886,00, una soluzione intermedia a luce LED gialla calda comporta un costo annuo di Euro 4.329,00, mentre una luce LED arancione (2220°K) comporta un costo annuo di Euro 7.548,39. La scelta dell’Amministrazione ricadrà sulla soluzione che garantirà gli obiettivi sopracitati.
– Le prove in Viale XX Settembre si sono sviluppate in due momenti: la prima consisteva nella sostituzione della lampada da sodio alta pressione SAP (2200°K) presente con una di pari potenza a ioduri metallici JM (4.500°K)per aumentare la visibilità; la seconda ha interessato due corpi illuminanti presenti nel parchetto ed in questo caso sono stati utilizzati dei kit a LED a 3.000°K, adattandolo alla lanterna esistente, senza stravolgere lo stato attuale dell’illuminazione presente, quindi con luce calda. La prima installazione, quindi, non sarà quella definitiva di Viale XX Settembre.
– La valutazione richiesta è soggettiva, in quanto anche la luce bianca valorizzi colori, atmosfere e resa cromatica dell’ambiente. La scelta, quindi, ricadrà verso una luce calda ed emozionale che permetta di garantire l’omogeneità di illuminazione su tutto il centro storico, oltre che permetter un risparmio energetico e un buonlivello di visibilità.
Claudia Severi, pur apprezzando le articolate precisazioni fornite dall’Assessore Pistoni, si è dichiarata insoddisfatta, sottolineando che sta trascorrendo troppo tempo da quando è stata annunciata e presentata l’attività di sostituzione dei nuovi punti di illuminazione e che in particolare per viale XX Settembre – con le sue criticità descritte – avrebbe già dovuto essere satata effettuata una scelta in merito.
Interrogazione della consigliera Claudia Severi (FI) avente ad oggetto: “Inchiesta Intoccabili – quali conclusioni dall’indagine interna promossa un anno e mezzo fa dal Comune ?”
In questa interrogazione Claudia Severi, ricostruendo le varie fasi che oltre un anno e mezzo fa diedero l’avvio all’indagine della magistratura poi denominata “intoccabili” e che riguardarono anche il capogruppo consiliare del Pd, poi raggiunto da un avviso di garanzia che lo portò alle dimissioni dal proprio ruolo; nonché di altri soggetti indagati interni ad Sgp, nell’ambito della medesima indagine; all’apertura di una verifica interna all’ente, come annunciato dal Sindaco Claudio Pistoni, rispondendo ad una precedente interrogazione presentata.
A che punto è giunta l’attività di indagine interna promossa dall’Anministrazione Comunale in merito alla suddetta operazione denominata “Intoccabili”?
Ha così risposto all’interrogante, la Vice Sindaco Maria Savigni, precisando, a nome dell’Amministrazione Comunale, come:
1) L’operazione “intoccabili” è scattata il 1 ottobre 2015, l’indagine amministrativa interna si è conclusa nel mese di novembre 2015 ed il Segretario Generale ha relazionato alla IV Commissione Consiliare del 01/12/2015 da lei appositamente convocata e presieduta e che sia la relazione che i documenti sono stati messi su dischetto a disposizione dei consiglieri.
Dischetto richiesto e mai ritirato dall’odierno interrogante.
2) Di non avere ulteriori informazioni riguardante l’inchiesta in corso, e per quanto riguarda “la tutela dei soggetti coinvolti” ritengo che la migliore cosa da fare sia lasciar lavorare la Magistratura tenuto conto che allo stato si tratta di indagati e non rinviati a giudizio.
3) Nei confronti del dipendente comunale è stato aperto un procedimento disciplinare che è stato sospeso in attesa della conclusione delle indagini.
Per quanto riguarda SGP l’Amministratore Unico ha comunicato che: il Giudice delle indagini preliminari ha archiviato la posizione del’Amministratore Unico in quanto il fatto non costituisce reato e della cosa la stampa locale ha dato ampio risalto; in merito all’indagine riguardante l’altro dipendente, allo stato non si dispone di notizie e comunque “la società non ha ritenuto opportuno operare alcun provvedimento, in quanto il dipendente in questione non ha funzioni direttive ed espleta esclusivamente mansioni esecutive”.
4) Gli argomenti trattati dal Responsabile Anticorruzione sono diversi, se l’interrogante si riferisce al caso specifico del procedimento penale di cui sopra, considerato che nella relazione vengono riportati fatti noti, quali appunto che un dipendente comunale era indagato e a suo carico era stato aperto procedimento disciplinare, l’amministrazione ha preso atto della cosa e trattandosi di indagine in corso, ha ritenuto di differire ogni eventuale considerazione quanto meno alla fine delle indagini. Rammento comunque che l’argomento era stato trattato dalla IV Commissione Consiliare nella seduta del 05/04/2016.
Per quanto riguarda i provvedimenti riguardanti l’organizzazione degli uffici in cui operavano ed operano “tali soggetti” si è ritenuto di attendere l’accertamento dei fatti e le decisioni da parte della magistratura.
“ Come da consolidata abitudine di questa amministrazione – ha poi concluso la ViceSindcao – qualora si dovessero avere notizie sugli sviluppi dell’indagine il Consiglio Comunale sarà prontamente informato”
Claudia Severi si è dichiarata non soddisfatta della risposta ricevuta in merito, precisando come la risposta fornita dalla Vicesindaco esulasse dalla domanda principale posta nell’interrogazione e relativa all’indagine interna.
Il tema, anche per la richiesta di specifici elementi sull’inchiesta interna avviata dall’Amministrazione Comunale e che non hanno ricevuto risposta durante la seduta, sarà oggetto di ulteriori approfondimenti, come ha precisato la stessa Severi.
Interrogazione Sugli “Anziani Soli”
In questa interrogazione, presentata dal Consigliere Giorgio Barbieri, Capogruppo Consiliare Lista Sassuolo 2020, lo stesso ha chiesto quali siano le azioni e/o le attività specifiche mirate nel nostro Comune e dai servizi competenti per sostenere gli anziani soli in condizioni precarie ?.
Barbieri, ricordando come siano sempre più numerosi, anche grazie all’allungamento della vita media, ha sottolineato come i problemi degli anziani nel loro complesso, ed in particolare di quelli, anche se autosufficienti, ma che si trovano a vivere, per diverse ragioni, soli, risulteranno sempre più impellenti…
Ha così risposto all’interrogante, l’Assessore ai Servizi Sociali Antonella Vivi, precisando come:
Per quanto riguarda l’attività volta a supportare gli anziani soli in condizioni precarie, preme sottolineare che tali attività rientrano fra le funzioni proprie del servizio sociale che – come noto – dal 1^ gennaio 2015 sono state conferite all’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico. Riprendendo pertanto le indicazioni contenute nel Piano di zona per la salute ed il benessere sociale – attuativo 2016, approvato dal Comitato di Distretto con deliberazione n. 4/2016, si riporta di seguito l’elenco delle attività e degli interventi realizzati e sostenuti dall’Unione dei Comuni del Distretto ceramico rivolti alla popolazione anziana in condizione di non autosufficienza o ridotta autosufficienza:
– Assistenza domiciliare (compresa consegna pasti a domicilio)
– Assistenza domiciliare di “pronto intervento” in seguito a dimissione ospedaliera
– Pause di sollievo
– Assegni di cura
– Centro diurno
– Ricoveri di sollievo
– Attivazione valutazione da parte della Unità di valutazione multidimensionale (UVM)
– Ricoveri definitivi in CRA (Centro residenziale assistito)
Inoltre, sempre all’interno del Piano di zona soprarichiamato, sono individuate specifiche azioni volte a prevenire le condizioni di non autosufficienza nei soggetti “fragili” (anziani ed adulti) che si concretizzano in:
Sostegno alle associazioni di volontariato e di promozione sociale per l’implementazione delle attività occupazionali rivolte ad anziani finalizzate al rafforzamento cognitivo e alla promozione di sani stili di vita. Relativamente a tali attività possiamo elencare:
· Progetto MenteCorpo – organizzato dall’a Associazione Orti sul Secchia” in collaborazione con associazione ANTEAS e con il sostegno dell’Unione dei Comuni – volo a prendersi cura del proprio corpo e della propria mente con attività motorie e di allenamento della memoria;
· Progetti rivolti a soggetti con problematiche dementigene realizzati dall’associazione ASSDE con il sostegno dell’Unione dei Comuni quali COGS CLUB per attività occupazionali e socializzanti oltre a gruppi di Auto e mutuo aiuto rivolti ai caregiver ;
· Musicoterapia
– Sostegno a progetti assistenziali, anche di natura residenziale, finalizzati a prevenire condizioni di non autosufficienza di soggetti fragili. Tali progetti sono volti ad una personalizzazione dell’intervento che può prevedere un ricovero temporaneo in struttura a carico assistenziale leggero (tipo casa-famiglia) al fine si stabilizzare le condizioni dell’anziano e permettere la definizione di un integrato piano di intervento assistenziale volto al rientro e successivo e mantenimento a domicilio dell’utente in condizione di fragilità.
Inoltre sono previsti specifici punteggi e agevolazioni economiche all’interno dei regolamenti relativi alla predisposizione delle graduatorie di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) e di Agenzia casa – affitto in garanzia. Per quanto riguarda l’ERP viene infatti predisposta una specifica graduatoria riservata a nuclei composti esclusivamente da ultrasessantacinquenni con la possibilità di accedere ad alloggi specificatamente destinati (alloggi ERP di Via Racchetta n. 5, 7 , 11 e Via Peschiera n. 22).
All’interno dell’Agenzia Casa sono previste agevolazioni per il canone di concessione riservate a nuclei composti esclusivamente da anziani ultrasessantacinquenni in relazione alla condizione economica.
Per completezza di informazione si riportano di seguito alcuni dati – relativi ai primi 10 mesi del 2016 – dei diversi servizi a favore della domiciliarità attivati per cittadini anziani residenti nel comune di Sassuolo:
– N. 59 anziani in carico al servizio si assistenza domiciliare e pause di sollievo;
– N. 48 anziani beneficiari del servizio di assistenza domiciliare di “pronto intervento”;
– N. 39 beneficiari di assegno di cura per un totale di € 119.386,00 erogati;
– N. 46 ricoveri di sollievo realizzati o già in programmazione;
– N. 187 commissioni di Unità di Valutazioni Multidimensionale effettuate al 30 settembre 2016 per progettazione personalizzata;
– N. 15 posti di centro diurno.
La collaborazione con i vari centri di ascolto Caritas e il servizio sociale territoriale è ormai collaudata da tempo e permette un costante scambio di informazioni e progettazioni integrate sia per quanto riguarda la popolazione anziana che altri target di popolazione che vivono comunque una situazione di disagio e/o fragilità.
Il progetto “Emporio della solidarietà il Melograno” è esempio concreto di tale collaborazione come indicato dalla convenzione sottoscritta con il servizio sociale Territoriale di Sassuolo dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico che prevede, tra l’altro, un contributo economico a sostegno dell’attività dell’emporio.
Alla data del 15 dicembre 2016 gli anziani ultra sessantacinquenni residenti a Sassuolo sono 8.898 pari al 21,76 % della popolazione complessiva. Di questi n. 2.266 hanno una età compresa fra i 65 e 70 anni, n. 1.915 hanno età compresa fra 71 e 75 anni mentre n. 4.717 sono ultra settantacinquenni.
Fra gli 8.898 ultrasessantacinquenni residenti a Sassuolo 2.378 vivono soli.
Gli anziani complessivamente in carico (alla data odierna) al servizio sociale territoriale di Sassuolo sono oltre 350 sia per gli interventi di natura economica, abitativa nonché per i vari servizi specificatamente destinati alla popolazione anziana non autosufficiente o fragile già dettagliati al punto 1).
Come indicato dalle normative vigenti, gli interventi in capo al servizio sociale territoriale sono subordinati al requisito della residenza anagrafica, pertanto non sono previsti interventi per cittadini non residenti.
Il consigliere e Capogruppo della Lista Sassuolo 2020, Giorgio Barbieri si è dichiarato soddisfatto dalla risposta ricevuta, per quanto riguarda i dati e le cifre che hanno delineato un quadro dettagliato della situazione, anche se la sua richiesta era relativa praticolarmente agli anziani autosufficienti.
Barbieri ha infine auspicato che, attraverso una apposita programmazione, l’Amministrazione comunale, possa attivare una serie di incontri e visite da parte del Sindaco o dell’Assessore, con le persone che risultano appunto sole. Piccoli atti che però risultano di particolare importanza, però molto graditi da coloro che venivano contattati anche per un piccolo scambio di impressioni e conoscenza, come lo stesso ha potuto verificare quando svolgeva la stessa funzione di Assessore,oggi ricoperta dalla collega Vivi.
(a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)