L’assessore alla casa del Comune di Bologna, Virginia Gieri, ha firmato ieri in Prefettura il Protocollo sulle misure contro il disagio abitativo che aggiorna quello sottoscritto nel 2014 alla luce delle modifiche introdotte dal “decreto morosità incolpevole”. In questo modo anche i lavoratori retribuiti con i voucher rientreranno tra coloro che, perdendo la retribuzione (come licenziati, disoccupati e cassintegrati) potranno accedere al contributo per differire l’esecuzione dello sfratto fino a un massimo di 6.000 euro l’anno.
Il contributo per accedere ad un contratto di canone concordato dopo lo sfratto potrà arrivare a un massimo di 12.000 euro. A disposizione ci sono 2 milioni di euro, fondi dello Stato e della Regione Emilia-Romagna.
Un’altra importante novità è costituita dal fatto che il contributo potrà coprire il 100% del debito senza che locatore e locatario debbano concorrere (attualmente lo fanno nel termine del 10%). In questo modo anche gli assegnatari degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) potranno accedere al Protocollo.
L’aspetto ulteriormente qualificante e nuovo del Protocollo è la firma del presidente di Acer Alessandro Alberani.
Il Protocollo è stato firmato da Comune di Bologna, Comuni della Città Metropolitana di Bologna, Acer Bologna, Tribunale di Bologna, principali Associazioni di proprietari immobiliari e Sindacati degli inquilini.
Potranno accedere al contributo locatari in condizioni di difficoltà economica con un contratto regolarmente registrato, un indicatore Isee non superiore a 25.000 euro e Ise non superiore a 35.000 euro. I cittadini extra UE dovranno essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno.
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