Il 23 febbraio 2017 il Governo e le Regioni hanno raggiunto un’intesa che ha previsto una riduzione del Fondo sanitario nazionale di 422 milioni, passando da 113 a 112, 578 e dei fondi per le politiche sociali e per la non autosufficienza per 261 milioni, per un totale tra sanità e sociale di 683 milioni.
Nonostante le dichiarazioni di soddisfazione unanime di tutte le Regioni per l’intesa raggiunta, compresa la nostra il cui Presidente è anche Presidente della Conferenza delle Regioni, CGIL-CISL-UIL dell’Emilia Romagna esprimono grandissima preoccupazione per le ricadute che questa intesa potrà avere anche sul nostro territorio regionale soprattutto sul sociale.
Infatti il Fondo Politiche Sociali nazionale è stato ridotto di oltre 200 milioni rispetto al 2016 e quindi anche nella nostra Regione ci sarà una pesante riduzione del Fondo Sociale Locale. Fondo che viene ripartito ai Comuni e viene finalizzato ad interventi a sostegno della povertà, dell’emarginazione, delle nuove generazioni, dell’integrazione pluriculturale e altri interventi per le fasce di popolazione più debole.
“Il bilancio di previsione regionale 2017 è stato approvato asserendo che non ci sarebbero stati tagli sul welfare, ma alla luce dell’intesa del 23 febbraio” ricordano Balestrieri, Martinelli, Ferrara “ci pare molto difficile che gli impegni saranno mantenuti e in una Regione che si accinge ad affrontare un confronto sul nuovo Piano Sociale Sanitario Integrato non ci pare una buona base di partenza”.
(Balestrieri, Martinelli, Ferrara – Segreterie Cgil Cisl Uil Emilia Romagna)