Spiegare e descrivere cosa sia la Mindfulness, solo a parole, si rivela un’impresa ardua e spesso poco comprensibile. Questo accade perche la Mindfulness è una pratica, e come tale, va sperimentata in prima persona. Come ha scritto qualcuno molto più saggio di me, è impossibile conoscere il sapore di un frutto se prima non lo abbiamo assaggiato. Questo vale per tutte le pratiche suppongo. Quindi proverò a spiegarlo descrivendo, brevemente, lo svolgersi della giornata tipo di una persona sana, che non soffre di particolari problemi, anche se, talvolta, questa persona si sente irrequieta, preoccupata, insoddisfatta o triste.
Immaginiamo che questa persona abbia un nome e un cognome e viva in questo mondo reale, bello o brutto che sia.
Questa persona sei tu.
Il sentiero della Condapevolezza
Anche se non conosco il tuo nome e non posso conoscere la tua età né sapere se tu sia un uomo o una donna, proverò a immaginare come trascorri la tua giornata o una tua intera settimana; sicuramente non sarà una descrizione esatta, ma mi auguro verosimile. La mattina ti svegli, sbadigli, e poi, assonnato, vai in bagno, ti cambi fai colazione e parti poi per il lavoro. Cosa è successo in questi 20-30 minuti? Quando hai aperto gli occhi hai pensato di andare in bagno a fare ciò che ogni mortale fa, forse desideravi il caffè o la colazione; mentre facevi colazione pensavi alla giornata che avevi di fronte e, una volta in auto, puoi aver pensato a un lavoro che ormai ti annoia o a qualche collega poco simpatico. Giunto al lavoro, dopo un paio d’ore hai desiderato che arrivasse la pausa e dopo la pausa hai pensato a come trascorrere la serata. Cenando, avrai parlato con qualcuno o avrai guardato la tv, ingoiando boccone dopo boccone. E’ lunedì sera e non vedi l’ora che arrivi sabato per concederti una tregua. Cosa c’è che non va in questa tua giornata vissuta in automatico? Probabilmente nulla, stai pensando; sei talmente abituato a vivere con il pilota automatico che le giornate ti paiono tutte uguali. Ma qualcosa è successo, o meglio, qualcosa non è successo. In tutte queste ore hai pensato, quasi costantemente, al dopo, a un futuro prossimo e hai creato inconsapevolmente un circolo vizioso fatto di pensieri ancorati al passato e altri proiettati in un improbabile futuro. In questo circolo vizioso il presente non esiste; eppure noi viviamo nel presente! Non è così. Se la tua giornata è simile a quella che ho descritto, in questo presente sei stato solo una presenza, ma non l’hai vissuta perché il tuo pensiero te lo ha impedito. Non hai assaporato il piacere del risveglio, consapevole di poter vivere una giornata durante la quale cogliere infiniti attimi positivi, di felicità; momenti di gioia che ti sono sfuggiti perché la tua mente vagava altrove. Se non viviamo nel presente, nel qui e ora, è come se non vivessimo. Il passato e il futuro non esistono: sono storie che ci raccontiamo e sono scenari che ci inventiamo e che, forse, non si verificheranno. Quindi, se ti senti stressato, ansioso o preoccupato, una ragione c’è. Questa ragione si chiama pensiero, un pensiero spesso incontrollato che ti confonde e ti arrovella la testa e ti sembra di non vedere vie d’uscita, forse anche perché non immaginavi l’esistenza di questa via. In realtà esiste e io la chiamo il sentiero della consapevolezza. Se ora qualcuno ti dicesse che esiste un modo, una pratica studiata e verificata scientificamente dai più noti e capaci neuroscienziati e psicologi del pianeta in grado di risolvere i problemi causati dallo stress, i dolori cronici muscolari; una pratica in grado di cambiare radicalmente in meglio il tuo benessere interiore e la tua vita sociale, ebbene questo qualcuno starebbe parlando di Mindfulness. Introdotta in occidente verso la fine del Novecento, la Mindfulness si rifà alle pratiche contemplative orientali, con la differenza che è stata reinventata per la popolazione occidentale. Non si tratta di una teoria psicologica o una tecnica che si può impara leggendo. Non dovrai apprendere alcuna particolare teoria, ma solo esercitarti. Posso però dirti brevemente cosa non è:
– non è una pratica misteriosa, religiosa, o esoterica riservata a pochi: è una pratica i cui benefici sono stati confermati da una miriade di prove scientifiche.
– – non propone una vita monastica, né ritiri in caverne o foreste, al contrario potremmo definirla uno stile di vita, un nuovo approccio con le nostre esperienze interne ed esterne; con il nostro corpo. E questo approccio inizia quando ci svegliamo e termina quando ci corichiamo; ci permette, forse per la prima volta, di assaporare la bellezza di ogni istante della nostra esistenza.
Dott. Claudio Bacchetti
Istruttore di Mindfulness
Formatore professionista, iscritto al Registro AIF
Esperto nel Counseling Psicologico centrato sulla persona
Iscritto all’Ordine degli Psicologi della regione Emilia Romagna
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