martedì, 30 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAmbienteMaurizio Maggiani sabato ospite della sottosezione Cai di Novellara





Maurizio Maggiani sabato ospite della sottosezione Cai di Novellara

Sabato 18 febbraio al Cinema Oratorio di Campagnola Emilia, alle ore 17:30, Maurizio Maggiani sarà ospite del secondo appuntamento della rassegna Tra le vette e il cielo organizzata dalla sottosezione Cai di Novellara. Dal mare alle montagne, una storia fatta di tante storie è il titolo dell’incontro. Maurizio Maggiani, scrittore e giornalista, grande cultore della tradizione orale, ha scritto libri, canzoni, monologhi. Tra i suoi romanzi ricordiamo Il coraggio del pettirosso, con cui ha vinto i premi Viareggio Rèpaci e Campiello, La regina disadorna, con cui ha vinto i premi Alassio e Stresa, e Il viaggiatore notturno con cui ha vinto il Premio Strega e l’Hemingway. Il libro Il Romanzo della Nazione, un’idea che ha nutrito per più di un decennio, ha vinto i premi Elsa Morante 2015 e Anthia 2016. Nel suo ultimo libro, La zecca e la rosa. Vivario di un naturalista domestico (Feltrinelli), illustrato da Gianluca Folì, parla di gatti, uccellini, campi e orti, di tenerezza dei mattini e violenza dei cieli e accompagna dentro le piccole cose, quelle che rendono la vita migliore, più semplice e più vera. Come giornalista e commentatore cura rubriche all’interno del quotidiano genovese Il secolo XIX, su Il Fatto del Lunedì e scrive per La Stampa e per Il Sole 24 Ore. Maurizio Maggiani in La zecca e la rosa si racconta così: “Sono nato in un paese di campagna nel cuore della miseria degli anni cinquanta, sono stato cresciuto alla confidenza con tutto ciò che ha vita e va bene per la vita, chi mi ha educato aveva più parole per le piante e le bestie che per i cristiani, mi è stato insegnato a guardare e ascoltare e odorare e toccare ogni creatura e capire cosa ne veniva di buono e cosa di cattivo, evitando con cura di disturbare Creato e Creatore. Niente era mio, ma sono stato principe degli orti e barone dell’uva fragola, re dei fossi e granduca dei pesciolini che ci nuotavano dentro. Sono tornato a vivere nella campagna, i miei vicini sono tutti quanti contadini e continuano a parlare più volentieri con le creature che con i cristiani, a parte la miseria è tutto quanto rimasto più o meno allo stesso modo. E allo stesso modo prendo e vado per fossi e orti a toccare, ascoltare, guardare e odorare, considerare l’infinito universo di ciò che vive, evitando di disturbare. A meno che, metti, non mi ritrovi tra i peli la zecca assassina”. È nato a Castelnuovo Magra e conosce molto bene Garfagnana, Apuane e Appennino (e spesso, come in Meccanica celeste, sono nelle storie).

 

 
















Ultime notizie