La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due cittadini rumeni di 30 anni, uno nato nel 1987 e l’altro nato nel 1986, per il tentato omicidio di un connazionale avvenuto lo scorso 23 ottobre 2016 a Bologna. Lo stesso personale ha eseguito una ulteriore misura restrittiva ai danni di un italiano, nato a Bologna nel 1976, responsabile di sfruttamento della prostituzione in concorso con i due cittadini dell’est.
Le indagini della Squadra Mobile hanno avuto inizio nell’agosto 2016 con i primi accertamenti che hanno indicato la responsabilità dei due cittadini rumeni di etnia ROM, tutti domiciliati a Bologna, per la presunta attività illecita di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di giovani connazionali stabilmente collocate su strada, attività svolta con atteggiamento minatorio e violento di costrizione verso le loro vittime.
In particolare, le donne venivano controllate con continue telefonate e sms sul luogo di lavoro, sia in strada, sia nell’abitazione del cittadino italiano dove esercitavano il meretricio, le sorvegliavano personalmente su strada, per poi trattenere tutti proventi dell’attività, nonché raggiungendole nell’appartamento in occasione del saltuario ritiro di denaro in caso di estrema necessità. L’italiano inoltre inseriva gli annunci pubblicitari reclamizzanti il meretricio delle donne impegnate nella sua abitazione, adeguandoli con programmi come Photoshop per renderli più appetibili ai clienti.
Il 23 ottobre 2016 i due cittadini rumeni hanno poi aggredito e percosso il connazionale, colpendolo alla testa ed al volto più volte ed a distanza ravvicinata con dei sampietrini, procurandogli così fratture del cranio e facciali multiple che avrebbero potuto cagionarne la morte.