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Licom: “Saldi, partenza in saliscendi”

“Non bisogna fare di tutte le erbe un fascio” recita un vecchio proverbio, ebbene questo motto si può applicare benissimo anche ai saldi di fine stagioni iniziati pochi giorni fa”. Il commento è di Licom, i commercianti aderenti a Lapam Confartigianato, e fa riferimento a questo avvio dei saldi nelle nostre città. “Ogni valutazione sull’andamento delle vendite prefestive e dei saldi iniziati nella nostra regione il 5 di gennaio – argomenta l’associazione – deve essere fatta rispetto ai diversi settori merceologici oltre che alle diverse tipologie di prodotto in vendita”. Licom fa alcuni esempi molto concreti: “Possiamo rilevare come nel settore moda-abbigliamento e prodotti complementari (calzature, ad esempio) dopo un mese di dicembre che generalmente non è andato bene, nei giorni appena precedenti il Natale si è recuperato e il bilancio delle vendite del mese di dicembre è stato salvato, per così dire, in extremis.

Oltre al calo dei consumi, dobbiamo inoltre tenere presente che in tutti i comuni che non sono stati colpiti dal terremoto è entrata in vigore la direttiva regionale che impedisce per il settore moda e articoli complementari, l’effettuazione di qualsiasi promozione nei trenta giorni antecedenti i saldi; anche questo ha sicuramente inciso nel bilancio di fine anno di questa tipologia di negozi”. L’associazione ha anche raccolto una carrellata di opinioni in questi giorni di inizio saldi: “Dai pareri che abbiamo raccolto rileviamo che i saldi sono partiti senza una grossa spinta, vuoi perché nei primi giorni lo sconto generalmente non supera il 30% per poi arrivare al 50 e oltre da fine gennaio/inizio febbraio, vuoi perché il calendario delle festività ha favorito le vacanze di quelle categorie di persone con capacità di spesa, persone che acquisteranno in saldo in questi giorni, dopo il rientro nelle città e nei paesi.

In un contesto di questo genere gli articoli che si vendono di più nei primissimi giorni di saldi sono quelli di fascia medio bassa; quelli di fascia medio alta si venderanno con il tempo dovuto e probabilmente con una scontistica più marcata.

Molte attività commerciali – conclude Licom – conseguono buoni risultati affiancando alla vendita di merci anche quella di erogazione di servizi alla clientela: un caso emblematico è quello della telefonia dove il piccolo negozio, anche se specializzato, non riuscirebbe altrimenti a reggere la concorrenza della grande distribuzione senza servizi dedicati. Al di là dei saldi, le imprese intervistate sottolineano come l’obiettivo principale sia quello di mantenere il fatturato dell’anno precedente; obiettivo ambizioso se rapportato al trend dei consumi. Anche tenendo conto di questo elemento vengono stabilite le percentuali di sconto, perché prima di tutto è necessario ‘salvare’ il bilancio”.

















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