Entro il 2030 tutti gli edifici scolastici del territorio comunale saranno accessibili in bicicletta, con percorsi ciclabili o zone 30 nel raggio di un massimo di 100 metri rispetto agli istituti. Lo prevede il Piano della mobilità ciclabile del Comune di Modena nella programmazione degli interventi a breve e medio termine.
Dei 127 istituti presenti (scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado), 92 sono raggiunti da piste ciclabili già esistenti e 56 da strade a velocità limitata a 30 chilometri orari (in particolare nelle parti più centrali le due modalità di agevolazione della mobilità dolce a volte si sovrappongono). Dall’analisi di accessibilità effettuata, solo in 21 casi la scuola è stata considerata inaccessibile con la bicicletta in quanto priva di percorsi ciclabili o zone 30 e, per ciascuno di essi, è stato previsto un intervento in modo da garantire l’accessibilità ciclabile a tutti gli istituti.
La scuola d’infanzia San Remo, ad esempio, sarà inclusa nella zona 30 da via Bortolotti a via La Spezia entro il 2018. Le scuole d’infanzia Raisini, Fossamonda, Don Minzoni, Sacro Cuore, Lippi, Sant’Agnese, Portile, Boccherini, Villaggio Zeta, Tamburini e le primarie Palestrina e Martin Luther King, saranno incluse in zone 30. La presenza di dissuasori di velocità o altri interventi di mitigazione della velocità per pochi metri, infatti, legata esclusivamente ad attraversamenti pedonali o ad aree scolastiche non è considerato soddisfacente per i criteri di accessibilità ciclabile in quanto non permette un collegamento sicuro con i centri abitati.
Per le scuole d’infanzia San Geminiano, Saliceto Panaro, Peter Pan, Mamitù, Bisbini e per la scuola primaria Bruno Bersani, nel medio-lungo termine, è invece prevista la realizzazione di una pista ciclabile, mentre la scuola d’infanzia San Pancrazio sarà ricollocata nell’abitato di Villanova e la scuola secondaria di primo grado Pellegrini (succursale Lanfranco), pur non essendo toccata da interventi di breve o lungo termine già previsti, sarà resa accessibile in bicicletta attraverso la riclassificazione di strallo Poli in strada F-bis, cioè a prevalenza ciclabile e pedonale.