Come ogni anno, anche il 5 gennaio 2017 sarà ricordato il sacrificio di Felice Montanari, nome di battaglia “Nero”. Sono trascorsi 72 anni dalla sua morte, ma il ricordo del “Nero” rimane vivo, così come rimangono vivi i valori e gli ideali da lui trasmessi alle generazioni che si sono succedute.
Per questo le amministrazioni comunali di Boretto e di Canneto sull’Oglio e le rispettive sezioni dell’Anpi rilanciano l’invito a commemorare il giovane partigiano che scelse di dare la propria vita per quella degli altri. Il 5 gennaio 1945 al casello 23, vicino alla Fiuma, il giovane “Nero”, appena diciottenne, resistette per alcune ore con un maresciallo tedesco suo prigioniero all’assedio delle Ss e dei fascisti, i quali si facevano scudo di cittadini borettesi rastrellati sul posto. Vistosi perduto, per salvare gli ostaggi ed evitare di cadere vivo nelle mani del nemico, si uccise, senza assassinare il suo prigioniero.
Il programma della giornata prenderà il via alle 10.30 con la deposizione di un mazzo di fiori sulla tomba di Montanari a Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova.
Alle 15.30, a Boretto, il ritrovo davanti al Monumento dei Caduti a Boretto con la deposizione di un mazzo di fiori e alle 16, al Casello 23, il casello ferroviario della linea tra Boretto e Poviglio in cui Montanari si tolse la vita (a soli 18 anni) per non cadere nelle mani dei tedeschi, spazio ai canti partigiani e alla deposizione di un mazzo di fiori, mentre una tromba suonerà il “Silenzio”.
Interverranno il sindaco di Boretto Massimo Gazza e il vicesindaco di Canneto sull’Oglio Angelo Appiani, con intermezzi di letture e canti partigiani.