Il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine nella seduta di mercoledì 14 dicembre ha approvato la Carta dei Servizi educativi 0-6 dell’ente associato.
L’assessore alle Politiche educative e scolastiche dell’Unione Paola Guerzoni presentando la delibera ha ricordato come questa completi ed integri i diversi documenti sulla qualità dei servizi educativi fino al momento esistenti, come sia stata realizzata dopo un ampio percorso partecipativo basato sui dettami della Legge regionale in materia, e come per i servizi di nido e scuola dell’infanzia (rivolti a bambini da 0 a 6 anni) siano già stati votati dal Consiglio dell’Unione i Regolamenti di funzionamento e il progetto pedagogico. “La Carta rappresenta sia un preciso impegno da parte dell’Amministrazione che un patto con il territorio – ha detto – Dopo l’ascolto e la condivisione con genitori, rappresentanti delle famiglie e personale educativo/ausiliario dichiariamo in essa cosa offrono i nostri servizi e la loro modalità di erogazione, ribadiamo i valori, i principi e le finalità e definiamo i diritti ma anche i doveri dell’Unione e delle famiglie. Le ampie indagini sulla qualità dei servizi per l’infanzia che ogni anno effettuiamo, oltre a restituirci un’alta soddisfazione da parte delle famiglie, ci chiedono di continuare ad insistere sulla partecipazione e sull’ampia informazione di tutti gli aspetti organizzativi, progettuali ed educativi. La Carta esprime il concreto profilo qualitativo dei servizi 0-6 dell’Unione delle Terre d’Argine”.
Paola Sacchetti, responsabile del Coordinamento pedagogico dell’Unione, ha poi preso la parola per delineare i punti salienti di questo importante documento. La Carta dei Servizi educativi 0/6 dell’Unione è articolata su una breve descrizione della visione e dei concreti riferimenti attuativi di alcune aree principali dei servizi: a) “Organizzazione” (Calendario e orari, Iscrizione e accesso, I tempi educativi, Rapporti numerici, Tariffe, Flessibilità); b) “Proposta formativa” (Progetto pedagogico, L’ambiente educativo, La proposta educativa; Coordinamento pedagogico, Gruppo di lavoro educativo) c) l’innovativa sezione “Partecipazione delle famiglie e della comunità” (Diritti e doveri, Modalità di partecipazione, Informazione e comunicazione, Monitoraggio e valutazione) e d) “Tutela, salute e benessere” (Alimentazione, Sicurezza, Igiene ambienti, Norme sanitarie, Privacy). Per ognuno di questi aspetti la Seconda parte della Carta delinea, nel “Quadro della qualità” specifici fattori di qualità (obiettivi e azioni) e standard misurabili che l’amministrazione si impegna a realizzare per assicurare gli stessi obiettivi di qualità.
Rispondendo ad una domanda del consigliere Pd Ruggero Consarino, Sacchetti ha poi detto che i menu di nidi e scuole dell’infanzia sono concordati con l’Azienda Usl, diversificati e basati su tabelle dietetiche equilibrate. “Molto significativa è la presenza di prodotti biologici, tipici e a limitata percorrenza chilometrica. I menu sono variati quattro volte in un mese e prevediamo iniziative laboratoriali con i genitori e gli operatori nelle cucine per effettuare una educazione alimentare fin da piccoli”. La diffusione della Carta dei servizi? “Verrà consegnata a tutte le famiglie, oltre che pubblicata sul sito dell’Unione, poi distribuita negli uffici territoriali e di front-office e relazioni con il pubblico dei quattro comuni associati”.
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Luca Severi ha a questo punto letto in aula il testo di una mozione dove si chiedevano modifiche della Carta dei Servizi relativamente alla somministrazione di acqua in bottiglia in alternativa a quella del rubinetto e alla consegna alle famiglie dei moduli dove si certificava questa scelta. Il consigliere Marco Rubbiani del gruppo Centro Destra Progetto Campogalliano ha invece dal canto suo fatto alcune domande, ad esempio sul concetto di “idea pedagogica di bambino” o chiedendo ulteriori specificazioni degli standard da misurare che andassero oltre gli indirizzi sulla qualità dei servizi. Ruggero Consarino del Pd ha ribadito la necessità di fare qualcosa di concreto per introdurre nei menu le linee guida sulla alimentazione che contrastino l’uso della carne rossa o conservata, aumentando la quantità di legumi e verdure nei pasti. “Non basta il biologico: si tengano poi in considerazione meno i gusti dei bambini che l’obbligo del pubblico di fornire cibi sani che prevengono le malattie dell’età adulta”.
E se Daniela Tebasti (Pd) ha sottolineato l’importanza del processo partecipativo messo in atto per arrivare alla Carta dei Servizi (oltre 250 i genitori che hanno preso parte a queste iniziative) la collega di gruppo Federica Boccaletti ha invece ribadito come la Carta sia uno strumento fondamentale per l’intera comunità educante, definendo “un contesto coerente di confronto tra genitori, bambini e insegnanti per una progettualità pedagogica che si commisura con progetti concreti. A mio modo di vedere, gli standard indicati sono chiari, misurabili e molto impegnativi, e denotano una definizione di qualità dei servizi per l’infanzia molto rilevante e di garanzia per i servizi del territorio”.
L’assessore Guerzoni ha poi replicato a Consarino sui menu ribadendo come siano cambiati in questi anni negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia ad esempio inserendo i piatti biologici ma che va tenuta in considerazione “anche la differente sensibilità che esiste nelle famiglie che non possiamo forzare unidirezionalmente senza dare alternative. E’necessario prevedere, anche culturalmente, qualcosa che sia compreso e accolto, in termini anche progressivi, da tutti”. Sull’acqua in bottiglia Guerzoni ha ricordato come il problema dell’alternativa all’acqua di rubinetto sia temporaneo e riguardi solo Carpi e Novi, mentre la Carta è un documento standard dove non si affrontano aspetti particolari o specifiche modalità di gestione, né ipotesi di ciò che potrebbe succedere in futuro. Dopo alcune altre risposte fornite da Sacchetti (“idea di bambino e progetto pedagogico) e dal Dirigente ai Servizi educativi e Scolastici Francesco Scaringella (esempio di standard di qualità indicati nella Carta e concrete implicazioni organizzative e gestionali) al consigliere Rubbiani è intervenuto il capogruppo del Pd Marco Bagnoli per ribadire che è l’Azienda Usl che decide se l’acqua è potabile o no e che sarebbe pericolosa una contrapposizione tra acqua del rubinetto e in bottiglia inserita nella Carta dei Servizi. Il consigliere Roberto Benatti di Forza Italia-Lega nord ha infine ricordato come abbia presentato assieme al Movimento 5 Stelle un testo sul tema da discutere nella prossima seduta del Consiglio dell’Unione, apprezzando in seconda istanza l’importante offerta di servizi per l’infanzia del territorio e ricordando come sia necessario trovare soluzioni per fare aumentare il numero dei bambini frequentanti i servizi educativi (specie i nidi) anno dopo anno. In sede di dichiarazione di voto il consigliere Rubbiani si è detto comunque non interamente soddisfatto sulle risposte ottenute, il collega Severi ha criticato il non interesse dell’amministrazione a inserire la già esistente convenzione di libera scelta sull’acqua in bottiglia mentre Giorgia Grossi di Progetto Comune di Novi ha sottolineato positivamente l’ampliamento alla fascia 0-6 anni dell’intera Unione della Carta dei Servizi e ha evidenziato che saranno le apposite linee guida operative redatte dall’amministrazione a dare, come già peraltro avviene con efficacia oggi, gli elementi gestionali per la somministrazione dell’acqua a Carpi e a Novi.
Dopo le dichiarazioni di voto la Carta dei Servizi è stata votata dai gruppi Pd, M5S, Progetto Comune, astenuti gli altri gruppi presenti in aula. La mozione del M5S non è stata invece accolta avendo ottenuto i soli voti del gruppo proponente e di Forza Italia, con il no del Pd e del consigliere Rubbiani e l’astensione della consigliera Grossi.