Il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese ha approvato il documento unico di programmazione e il bilancio di previsione per il triennio 2017/2019 con il voto favorevole del Partito Democratico, il voto contrario del Movimento 5 Stelle e di Pantelis Assimakis, del Gruppo Misto.
Il sindaco Francesco Tosi ha detto che nel 2017 arrivano a maturazione i progetti e gli investimenti preparati nei primi due anni di legislatura, rivolti con forte senso di responsabilità a costruire il futuro della comunità. Dal 2014 l’indebitamento è calato di circa 4 milioni e anche il mutuo di un milione di euro la cui assunzione è prevista nel 2017 non lo aumenterà in quanto sarà estinto un vecchio mutuo a tasso non più conveniente.
Diminuisce la spesa corrente, senza intaccare i servizi, con un calo in linea con la diminuzione dei trasferimenti statali di 235.000 euro, motivati dal fatto che il comune eroga più servizi rispetto agli standard individuati. Le tariffe e le rette non aumentano, con un buon andamento del recupero dell’evasione fiscale locale, motivo di soddisfazione per il principio di equità fiscale; da poche settimane è stato potenziato di una unità l’ufficio tributi proprio per continuare nella lotta all’evasione.
Fra le entrate significative, c’è la cessione della licenza della farmacia di Fiorano, con un based’asta di 565.000 euro; il ricavato sarà utilizzato in investimenti che aumenteranno il patrimonio del comune in qualità, efficienza e valore.
A Crociale si procederà all’abbattimento e alla ricostruzione della palestra, mentre è già stato effettuato l’intervento di miglioramento sismico della mensa. La palestra sarà a norma per ospitare 500 spettatori.
Verranno acquisiti gli ambienti per ospitare lo sportello polifunzionale unico, dove i cittadini potranno risolvere tutte le loro necessità di documenti e di confronto con l’amministrazione locale.
Sul fronte delle politiche sociali, il bilancio del comune non dettaglia le singole voci perché assegnate all’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico; il lavoro sta procedendo con buoni risultati e verso l’omogeneizzazione, nei diversi servizi, di regolamenti e prassi cercando di rendere comune e condividere gli aspetti più positivi di ogni amministrazione.
Nel confronto successivo sono intervenuti il consigliere Pantelis Assimakis (Gruppo Misto) che riconosce la buona fede degli amministratori, ma non per questo saranno giustificati davanti agli elettori perché i loro risultati sono inesistenti, in quanto il governo di Renzi ha reso poveri i comuni. Non è un documento unico di programmazione che inciderà positivamente sulla qualità di vita dei cittadini.
Davide Buscarino (M5S), riferendosi agli anni precedenti, sostiene che comunque aumenti ci sono stati e che non vede risorse per combattere l’inquinamento; in ogni caso non diminuiscono. Trova positivo che si annunci l’introduzione della tarrifa puntuale nella raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Il consigliere Alessandro Reginato (Pd) ha evidenziato come i Fioranesi paghino meno di altri per il diritto allo studio e come, contestualmente, i tagli non abbiano intaccato servizi che nessun altro comune della zona fornisce, come il trasporto gratuito per le uscite delle classi, i progetti di qualificazione scolastica, il finanziamento alle scuole dell’infanzia parificate Coccapani.
Emanuele Bellini (Pd) ha evidenziato come aspetti positivi la tutela del patrimonio artistico e naturalistico che rappresenta una potenzialità per noi cittadini e per il turismo.
Giovanni Gilli (capogruppo Pd) riprende gli aspetti finanziari generali e la penalizzazione che il comune subisce e subirà nei prossimi anni avendo molti servizi; ciò nonostante il bilancio è sano, grazie anche alla lotta all’evasione, risponde a tutti i requisiti di legge, confermando Fiorano come comune virtuoso.
Negli interventi di replica il sindaco Francesco Tosi, gli assessori Riccardo Amici e Marco Biagini chiariscono come le strategie siano complessive e articolate: per la lotta all’inquinamento si va dalla futura adozione dei piani del traffico, urbano e di distretto, all’incentivazione della mobilità dolce, agli incentivi del Rue per gli interventi di risparmio energetico (e di miglioramento antisismico) mentre lo stato sta già intervenendo significativamente sul fronte dell’edilizia. La priorità di dare una risposta ai bisogni dei cittadini in difficoltà può essere riassunta nei 22 milioni di euro che rappresentano la spesa sostenuta nei servizi sociali dall’Unione dei Comuni.
Al termine confermate le posizioni nel voto: a favore il Partito Democratico, contrari Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto.