Anche per l’anno accademico 2016-17 la Regione Emilia-Romagna garantisce la borsa di studio al 100 per cento degli studenti idonei,con una spesa complessiva in denaro e servizi abitativi e ristorativi di oltre 80 milioni e 800 mila euro, la cifra più alta mai stanziata. La spesa in denaro per il pagamento delle borse di studio è di oltre 65 milioni di euro. Gli studenti che beneficiano della borsa di studio sono 20.950, di cui 12.831 dell’Università di Bologna, 1.496 dell’Università di Ferrara, 2.989 dell’Università di Modena e Reggio Emilia, 3.047 dell’Università di Parma e 587 degli Istituti dell’Alta Formazione Artistica e Musicale. Un incremento di oltre il 21% rispetto all’anno precedente di studenti idonei, dunque, anche a seguito dell’aggiornamento della soglia economica di accesso alle borse introdotta per compensare gli effetti della nuova normativa Isee. Un risultato ottenuto grazie alla conferma dell’impegno finanziario regionale e alla politica di razionalizzazione delle spese attuata dall’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori Er.Go.
“Siamo la Regione che investe di più in diritto allo studio, ma quest’anno abbiamo deciso di aumentare ulteriormente il nostro investimento sulle persone- spiega l’assessore regionale all’Università e Ricerca Patrizio Bianchi-. Una scelta operata per sostenere tutti giovani meritevoli nell’intraprendere un percorso di studi universitario. Il Paese ha un bisogno estremo di incrementare il numero di laureati. Per questo continuiamo a investire nel diritto allo studio per dare più valore al capitale umano, rendere effettivo il diritto di raggiungere i più alti gradi dell’istruzione, aumentare l’attrattività dei nostri atenei, ridurre le disuguaglianze economiche e favorire la mobilità sociale. L’università è uno straordinario motore di crescita civile e deve tonare ad essere per i giovani un orizzonte di futuro”.
Per quanto riguarda i servizi, i posti letto attualmente disponibili sul territorio regionale sono 3.504, suddivisi in 45 residenze. Sono 76 i punti ristorativi attivi in regione, di cui 12 mense, che nel 2016 hanno erogato oltre 2 milioni di pasti.