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Scacco alla banda dei negozi: malviventi costretti a fuggire abbandonando furgone carico di refurtiva

L’attività di controllo del territorio svolta dai carabinieri della compagnia di Guastalla è stato l’elemento cardine che ha consentito questa notte di mandare a monte il grosso colpo che la cosiddetta “banda dei negozi” aveva organizzato ai danni di una ferramenta di via Guido Rossa del comune di Cadelbosco Sopra. Le pattuglie del nucleo radiomobile del compagnia di Guastalla e della stazione di Cadelbosco Sopra transitando intorno alle 3,00 di questa notte in via Guido Rossa notavano nel piazzale antistante la ferramenta, un furgone modello Iveco Daily con la portiera lato guida aperta e 4 persone intente a caricare materiale all’interno. Alla vista delle pattuglie dei carabinieri i 4 malviventi si davano alla fuga a piedi nel retro dell’attività commerciale riuscendo a dileguarsi grazie anche alla fitta nebbia presente questa notte nella zona. E mentre nell’intera bassa reggiana scattava una serrata caccia all’uomo, all’interno del furgone abbandonato di tutta fretta dai malviventi, risultato rubato lo scorso 28 novembre a Gorgo del Monticano (TV), i carabinieri rinvenivano refurtiva per oltre 15.000 euro (4 gruppi elettrogeni, 6 motoseghe a scoppio, alcuni martelli pneumatici, saldatrici) risultata essere stata sottratta dall’interno della ferramenta dove poco prima i malviventi erano entrati forzando al porta di ingresso e facendo razzia dei costosi utensili da ferramenta. L’intera refurtiva recuperata dai carabinieri veniva restituita al commerciante derubato, mentre le indagini ora proseguono per identificare i componenti della batteria di malviventi ritenuti appartenere alla cosiddetta banda dei negozi che imperversa in tutta la regione razziando attività commerciali di qualsiasi natura nottetempo. In questo caso i carabinieri di Guastala e Cadelbosco Sopra confidano anche nell’esito delle indagini scientifiche: sul furgone rubato e sugli utensili recuperati i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi finalizzati all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate appunto al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.

















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