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Appuntamento all’Opificio Golinelli per scoprire le nuove idee d’impresa nate in seno al percorso di accelerazione dedicato a dottorandi, assegnisti e giovani ricercatori con vocazione imprenditoriale


Sabato 17 dicembre, alle 15, presso l’Opificio Golinelli i ricercatori e le ricercatrici dell’Università di Bologna selezionati dal progetto di formazione imprenditoriale Unibo Launch Pad presenteranno i loro progetti. Una grande opportunità per interessare nuovi potenziali investitori e proseguire il percorso formativo in Silicon Valley e a Londra. La premiazione sarà preceduta da un keynote speech di Giacomo Marini, co-fondatore di Logitech.

Nato da uno sforzo congiunto dell’Università di Bologna e dell’Istituto Italiano d’Imprenditorialità, il programma Launch Pad è un percorso di accelerazione tra l’Italia, la California e da questa seconda edizione anche Londra, destinato a dottorandi, assegnisti e giovani ricercatori con vocazione imprenditoriale.

“Un percorso intensissimo durante i quali un network internazionale di mentori e imprenditori ci hanno affiancato nella messa a punto dei nostri progetti”, così riassume una delle ricercatrici selezionate per la seconda edizione del progetto. “Ci siamo trovate letteralmente fiondate in un mondo assolutamente nuovo per noi, in cui abbiamo capito grazie ai mentori internazionali, ai professori e alle testimonianze di imprenditori e di ricercatori come noi fino a poco tempo fa, che le nostre idee possono essere la base per fare impresa e creare valore per tutti. Le notti insonni a raffinare il nostro business plan, concetto che ora dominiamo ma che ci era quasi sconosciuto prima di Unibo Launch Pad, troveranno spero eco presso la giuria che sarà chiamata a scegliere i progetti a più alto potenziale. Comunque vada il mio gruppo è intenzionato a perseguire il progetto imprenditoriale”.

I sei team selezionati per la seconda edizione sono provenienti da diverse discipline quali la biotecnologia, la chimica delle batterie, la biologia applicata alle scienze alimentari, la scienza dei materiali e stampanti 3D, la cosmetica e l’intelligenza artificiale dei big data. Nell’ideale cornice della Maratona dell’Imprenditorialità organizzata dalla Fondazione Golinelli, una giuria di esperti appartenenti al mondo del capitale di rischio, dell’industria e dell’accademia valuterà i pitch dei progetti accelerati. I team giudicati migliori avranno l’opportunità di proseguire la propria avventura di formazione imprenditoriale in Silicon Valley o a Londra, dove si confronteranno con esperienze e realtà simili.

“Abbiamo visto nei vari gruppi crescere e consolidarsi la consapevolezza delle potenzialità imprenditoriali delle proprie idee”, spiega Simone Ferriani, direttore scientifico del programma. “I concetti centrali per fare impresa quali business model o business plan fanno parte ora del loro DNA. Il 17 dicembre sarà per i vari gruppi un’occasione per presentare i propri progetti davanti ad un panel di esperti che non li ha mai visti prima d’ora: grazie al successo della prima edizione e al tam tam che si è generato, siamo riusciti a coinvolgere primari attori del mondo della finanza e dell’imprenditoria”.

“Ringrazio ancora la Fondazione Golinelli che anche quest’anno ospita l’evento e che ha reso disponibili nelle settimane scorse la propria sede dei Giardini Margherita per gli incontri di formazione”, sottolinea Rosa Grimaldi, delegata all’Imprenditoria per l’Università di Bologna. “Senza il contributo finanziario di vari sostenitori quali Fondazione Golinelli, Fondazione del Monte, Giardino delle Imprese, Imperial Fashion, Banca di Bologna e il generoso l’impegno dei numerosi mentor e dell’Università non si sarebbe potuto raggiungere questo obiettivo”. Quest’anno fa parte dei sei team anche un gruppo di ricercatori dell’Università di Modena. “L’impegno e la costanza con cui il programma è stato seguito, rende possibile pensare di aprire dalla prossima edizione alle domande di partecipazione da parte di ricercatori e ricercatrici di tutti gli atenei della regione”, aggiunge Alessandro Pastore mentor del progetto. “Poter valorizzare anche imprenditorialmente le intelligenze scientifiche presenti nelle varie Università non può che avvantaggiare maggiormente tutto il territorio. Essere scelti per il momento di formazione in California o a Londra è sicuramente l’obiettivo della giornata ma sono convinto che di questi progetti imprenditoriali si continuerà a sentir parlare in futuro, come è accaduto con la start-up Perfrutto uscita dalla passata edizione, che ha appena lanciato una campagna di finanziamento sulla piattaforma di crowdfunding Siamosoci”

La giuria che valuterà i progetti è composta da Adriano Aere, fondatore e chairman di Imperial Fashion, Luca Basini, Technology Transfer di ENI, Antonio Danieli, direttore della Fondazione Golinelli, Antonio Giuliani, docente di imprenditorialità alla University of Illinois di Chicago, Rosa Grimaldi, delegata all’Imprenditoria e Innovazione dell’Università di Bologna, Enrico Mattiazzi di United Ventures, Michele Padovani, direttore Corporate Venturing CNL, Marco Palmieri, fondatore di Piquadro, e Mario Riciputi, presidente del fondo SIR.

 

Per info: www.unibolaunchpad.it.

 

















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