“La Conferenza Sanitaria e Sociale Provinciale questa estate aveva nominato una cinquantina di saggi per studiare e gestire il progetto di unificazione dei due ospedali di Modena: Policlinico e Baggiovara.
Avevamo detto con chiarezza, in sintonia con chi ci lavora e cittadini, che la strada dell’unificazione era giusta ma che si partiva con il piede sbagliato.
La logica imperante, nelle segreti stanze del potere, era chiara fin dall’inizio: una struttura ”modenacentrica”; che chiaramente sta mettendo in difficoltà le strutture ospedaliere distrettuali (Carpi, Mirandola, Sassuolo,Vignola, Pavullo).
Per fare un buon lavoro, oltre ad unificare gli ospedali si devono semplificare le strutture burocratiche attraverso la costituzione di tre aree (Nord, Centro e Sud).
La cosa era stata discussa ed approvata, nell’ultimo PAL, ma allora c’era ancora la politica.
Mentre i saggi studiano, l’altro giorno, sempre la Conferenza Provinciale, in applicazione di una sciagurata legge nazionale, ripresa da un norma regionale, ha deciso di tagliare 110 posti letto ospedalieri quindi dagli attuali 2.556 a 2.446.
Forse qualcuno non è informato ma Modena è a posto sia per quanto riguarda il rapporto abitanti/posti letto sia per quanto riguarda la media degenza.
Tralasciamo, in questa sede, gli sciagurati LEA , approvati, nei caldi giorni referendari, che non promettono niente di buono per la povera gente.
A dire il vero il centromediano Muzzarelli, nel silenzio della politica, ma che presiede la conferenza di un Ente che è ritornato in Costituzione, la Provincia, quindi ha presieduto la Conferenza di cui sopra, ha mandato la palla in calcio d’angolo sostenendo che la norma va applicata, forse il taglio inciderà sull’utenza ma in cambio ci sarà la qualità.
In soldoni sonanti il Policlinico ci rimetterà 47 posti letto, Baggiovara, Carpi, Mirandola,Vignola e Pavullo 53 posti letto, Sassuolo 10 posti letto.
Dove si taglia: la falcidia avverrà nei posti letto dedicati al Day Hospital, compreso l’Oncologico, convertiti in regime ambulatoriale.
Forse, prima di decidere l’applicazione del D.M. 70/2015 e la pecoreccia norma regionale, in cambio del classico piatto di lenticchie, avremmo atteso il responso sulla unificazione dei due maggiori ospedali della provincia per poi procedere alla riorganizzazione complessiva provinciale, non meri tagli .
L’altra sera a Vignola, alla presenza di un dirigente AUSL dell’area SUD, in un Conisglio Comunale aperto alla città, la dirigente ha detto tante cose, ma la città sta raccogliendo firme a salvaguardia dell’Ospedale.
Forse la rappresentanza dell’AUSL si è dimenticata che Vignola fa parte dell’area Sud ed all’interno di questa che bisogna pianificare.
Anche Pavullo, un importante presidio montano, è in forte sofferenza e la gente non è soddisfatta.
Purtroppo la politica è assente…..un dubbio: forse fa comodo così !
Un Consiglio Comunale aperto a Sassuolo, sarebbe opportuno, per rispetto dei cittadini !”
(Mario Cardone, Componente Direzione Provinciale PSI Modena)