Apre a Modena un asilo nido a ore per bambini di età compresa tra uno e tre anni; si paga in base alla frequenza. C’è anche un’area dedicata ai genitori, dove rilassarsi, scambiare quattro chiacchiere oppure lavorare. La struttura, la prima di questo tipo esistente in città, si chiama Ain Karem, come il villaggio vicino a Gerusalemme dove, secondo la tradizione, Maria incontra la sua parente Elisabetta quando entrambe erano gravide.
Il progetto nasce nell’ambito della cooperativa sociale La Porta Bella, aderente a Confcooperative Modena e fondata a settembre 2015 all’interno dell’associazione di volontariato “Animatamente”, che opera sul territorio modenese da molti anni. La Porta Bella svolge attività rivolte a preadolescenti e adolescenti, collaborando con i servizi territoriali in progetti educativi individualizzati, anche per i giovani che vivono in contesti ‘difficili’.
«L’idea è nata circa un anno fa in seguito a una riflessione sulle esigenze riscontrate tra le mamme e vissute da noi in prima persona – spiegano Maria Tognetti, coordinatrice pedagogica di Ain Karem, e Agnese Uccellari, educatrice – Poiché attualmente i servizi presenti sul territorio non riescono a rispondere completamente alle necessità delle famiglie, abbiamo voluto creare un luogo di socialità e incontro, uno spazio socio-educativo in cui costruire relazioni significative tra bambini e tra genitori».
Il centro Ain Karem è situato all’interno di uno stabile di proprietà comunale rimasto chiuso dal 2010 a oggi. La ristrutturazione è durata diversi mesi, ed è stata possibile grazie anche a dei fondi donati dal Lions Club Modena alla Pastorale Giovanile della diocesi di Modena-Nonantola per il Progetto Policoro, alla donazione di alcuni soci sovventori e al premio di Imprendocoop promosso da Coonfcooperative.
Il servizio si rivolge principalmente alle famiglie che, pur non avendo bisogno di un servizio a tempo pieno, non vogliono rinunciare a offrire ai loro figli l’esperienza educativa della socializzazione e del gioco in gruppo. «Proponiamo un contesto solo in parte strutturato, con orari flessibili e costi modulati in base alla frequenza – dicono le due educatrici – Le attività quotidiane del nostro centro comprendono gioco libero e simbolico, travestimenti e costruzioni, manipolazione di creta o pastella, letture animate, giochi motori e attività grafico-pittoriche. Il genitore qui può inserire il proprio figlio in un contesto educativo studiato ad hoc per stimolare la sua crescita psico-fisica».
Oltre al nido a ore, Ain Karem mette a disposizione gratuitamente un’area, separata dallo spazio bambini, in cui il genitore può rilassarsi e chiacchierare con altri genitori. «Soprattutto alle madri piace condividere, parlare, sapere come funziona nelle altre case – sottolineano Tognetti e Uccellari – In questo spazio si può accedere già durante la gravidanza e nei primi mesi di vita del bambino. Una stanza è dedicata al co-working, con wi-fi e altre attrezzature d’ufficio che permettono al genitore di lavorare nello stesso luogo in cui si trova il proprio bambino, mentre le educatrici si occupano di lui». La scorsa primavera Ain Karem è stato premiato nell’ambito di Imprendocoop, il progetto che favorisce l’occupazione e l’imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno di Comune di Modena, Emil Banca, Regione Emilia-Romagna, Università di Modena e Reggio Emilia.