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Riapre la chiesa parrocchiale di Magreta

chiesa_magreta“In questi giorni si sono sciolte tutte le riserve tecniche ed è con  grande  gioia che posso dire a tutta la comunità che l’8 dicembre prossimo, giorno dell’Immacolata Concezione, con la solenne funzione religiosa della Dedicazione, presieduta dal nostro arcivescovo Erio Castellucci, dopo otto lunghi anni, riapriremo al culto la nostra chiesa”. Con queste parole cariche di entusiasmo e di aspettativa don Remo Pinelli, parroco di Magreta, ha dato l’atteso annuncio ai fedeli durante le messe domenicali.

Il lavori di consolidamento e restauro

Come si ricorderà l’edificio fu dichiarato pericolante e quindi chiuso a seguito del terremoto che colpì l’area modenese nel 2008 e produsse sulla chiesa notevoli danni e sconnessioni. Sono stati eseguiti diversi interventi che hanno interessato, la sicurezza dell’edificio con il consolidamento delle fondamenta e dell’intera struttura. Questo primo lotto dei lavori, finanziati in parte dalla Fondazione cassa di Risparmio e Regione Emilia Romagna, hanno comportato l’impianto di pali e il rifacimento completo delle fondamenta. Su proposta di una famiglia magretese ed un gruppo di parrocchiani, sono stati effettuati un secondo lotto di lavori relativi al restauro per riportare all’originalità i decori e le pitture del Forti: gli interni quali la navata, le cappelle, il presbiterio, l’abside, il fonte battesimale. “Per il restauro pittorico –precisa don Remo- ringraziamo la famiglia Agostino Mussini e figli, i benefattori, i volontrari e tutta la comunità di Magreta”. L’intervento di restauro s’è svolto sotto l’alta sorveglianza della soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, attraverso il funzionario incaricato dott.ssa Maria Grazia Gattari.

La Storia della Chiesa

Con l’inizio dei lavori di consolidamento sono emersi alcuni reperti che fanno legittimamente supporre che il castello di Magreta avesse già dal XI secolo la cappella all’interno della corte. Le prime notizie documentarie della chiesa risalgono al 1218 e riportano che sotto gli auspici del priore, Bededei (patrizio ferrarese), venne dedicata alla Natività della Beata Vergine la cappella presente nel castello. Nel XIII secolo in paese coesistevano due chiese: la parrocchiale di San Faustino, citata dalle fonti già dal 911 d.C. (situata nell’attuale Via Mazzacavallo e denominata poi Canonica Vecchia) e la chiesa della Beata Vergine, all’interno del castello. Dopo che un incendio nel 1565 distrusse quella di San Faustino, dal 1573 i parroci trasportarono l’officiatura del culto alla chiesa di S. Maria del Castello. Il primo parroco della nuova chiesa fu don Giulio Reggio, rettore fino al 1600. La chiesa parrocchiale, così come la vediamo oggi, venne realizzata dal 1821, per volere dell’avvocato e consigliere del Supremo Consiglio di Giustizia, Filippo Spezzani che fece dono ai suoi concittadini di un edificio più accogliente e capiente, per venire incontro alle nuove esigenze demografiche del paese. La costruzione eseguita con pianta a croce latina, nel transetto assorbiva l’edificio preesistente disposto in senso est-ovest, fu dotata di una navata, disposta in senso nord-sud, con portale di ingresso rivolto verso il paese. Fu disegnata dall’architetto Felice Spezzani (nipote di Filippo ed allievo del più famoso architetto Francesco Vandelli). Fu completata nel 1823 e solennemente aperta al culto l’8 dicembre.
Il programma

15,00 – Ritrovo in sala polivalenre San Luigi, via Magellano (chiesa provvisoria)

15,15 – Inizio della celebrazione presieduta da S.E. mons Erio Castelucci arcivescovo di Modena- Nonantola

Saluto delle Autorità presenti

15,30  –  Processione verso la chiesa

16,00  – Santa Messa – Riapertura e Dedicazione

17,00  – Ringraziamenti – seguirà rinfresco

 

















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