È iniziato il percorso che porterà Villa Ombrosa a diventare la Casa delle donne di Modena. Il progetto di ristrutturazione della storica villa, appartenuta nel ‘700 all’erudito modenese Ludovico Antonio Muratori, sarà presentato alla città mercoledì 30 novembre, alle 21, nella sala Manifattura della residenza universitaria San Filippo Neri (via Sant’Orsola 52) nell’incontro pubblico “Verso la casa delle donne” con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e gli assessori alle Pari opportunità Andrea Bosi e ai Lavori Pubblici Gabriele Giacobazzi. Alla presentazione intervengono Paolo Cavicchioli, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena; Ilaria Braida e Katia Valli, le architette che hanno curato il progetto; Rosanna Galli, coordinatrice del comitato Verso la Casa delle donne; Vittorina Maestroni, presidente del Centro documentazione donna.
La Casa delle donne si propone come un nuovo punto di incontro e di confronto per tutte le donne modenesi, un centro di approfondimento storico-archivistico, uno spazio per la consultazione e l’organizzazione di eventi, un centro di servizio e accoglienza. La nuova sede di Villa Ombrosa, infatti, riunirà al suo interno il Centro documentazione donna e la sua biblioteca e le associazioni femminili che attualmente hanno sede in via del Gambero: Casa delle donne contro la violenza; Differenza maternità; Donne nel mondo; Gruppo donne e giustizia; Udi-Unione Donne in Italia di Modena.
Il progetto di ristrutturazione della storica villa situata in via Vaciglio, prevede il recupero degli elementi architettonici e decorativi settecenteschi e un ampliamento a nord, per rispondere alle necessità della Casa delle donne, con una sala riunioni di 100 metri quadrati accessibile anche a struttura chiusa, e con un nuovo ingresso dal viale alberato raggiungibile da via Vaciglio. A inizio 2017 è prevista la pubblicazione della gara per l’assegnazione dei lavori. L’intervento comporta un costo di circa 1 milione 200 mila euro a carico del Comune, e la conclusione è prevista per fine 2018.