Ha strappato la borsetta a una minorenne che stava rincasando e se l’è data a gambe, convinto di farla franca. Ma le cose sono andate diversamente e già poche ore dopo, lo scippatore era al Comando della Polizia municipale di Modena. Ora si trova al carcere di S. Anna, in attesa della convalida del fermo. Si tratta di E.Z. 29enne di nazionalità marocchina, irregolare sul territorio italiano e pluripregiudicato con precedenti per reati analoghi.
Lo scippo con strappo è avvenuto domenica 27 novembre verso le 19.40 in una laterale di via Paolo Ferrari. La vittima, una diciassettenne, ha provato persino a inseguire lo scippatore e, avendolo perso dopo poco, è rincasata raccontando ai familiari l’accaduto. Dopo aver attivato il sistema Gps di ricerca dell’Iphone, custodito in borsetta insieme agli oggetti personali, è quindi uscita con il padre. I due si sono recati nei pressi della stazione, area dove il sistema segnalava la presenza del cellulare, sperando di poter recuperare almeno i documenti e qui hanno avvistato lo scippatore. Saggiamente, evitando di correre altri rischi, si sono rivolti alla pattuglia della Polizia municipale in servizio.
Riconosciuto dalla ragazza, gli agenti della Municipale hanno fermato l’uomo quasi in flagranza di reato, addosso gli hanno infatti trovato l’Iphone appena sottratto e i documenti della giovane; mentre la borsetta è stata recuperata da un avventore della stazione lungo le scale del sottopassaggio.
Lo straniero è stato immediatamente portato al Comando di via Galilei per l’identificazione e lì sono emersi i suoi trascorsi: su di lui gravano per altro due rintracci emessi dalle Forze dell’Ordine in seguito ad altrettante denunce per reati analoghi. È scattato quindi il fermo di Polizia giudiziaria con immediata traduzione in carcere per ipotesi di reato di furto con strappo, in attesa di convalida. Sarà poi il giudice a decidere se applicare le aggravanti legate alla giovane età della vittima e all’entità del furto.