In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” che si celebra oggi in tutto il mondo il 25 novembre, presso l’atrio centrale, ingresso 1 del Policlinico di Modena dalle ore 8 alle ore 18 è presente un’equipe di ostetriche per trasmettere il messaggio fondamentale che la violenza sulle donne attraversa tutti, non solo le vittime “riconosciute”. La battaglia contro la violenza sulle donne inizia da me, questo lo slogan delle magliette indossate dalle ostetriche del Policlinico.
In particolare verranno date informazioni relative al percorso dedicato all’accoglienza, diagnosi e trattamento delle donne vittime di violenza sessuale che, dal 1 febbraio 2015, prevede la “centralizzazione” presso l’Accettazione Ostetrico Ginecologica del Policlinico di tutti i casi di violenza sessuale che giungano all’attenzione delle strutture sanitarie pubbliche della provincia di Modena.
Il percorso definisce le modalità più adeguate di accoglienza e di gestione iniziale del caso a prescindere dalla struttura sanitaria provinciale di accesso e prevede la centralizzazione di tutti i casi presso il Policlinico per una completa gestione clinica e immediata tutela giuridica della vittima. Prevede inoltre la possibilità di attivazione di successivi percorsi di continuità assistenziale, di tipo sociale e di supporto psicologico. L’ obiettivo è assicurare una gestione omogenea di tutte le vittime di violenza sessuale che afferiscono alle varie Strutture sanitarie della provincia di Modena, grazie ad una stretta connessione e collaborazione tra il Policlinico di Modena, le Strutture Ospedaliere e i Servizi Territoriali provinciali.
In riferimento ai casi di violenza sessuale che sono stati gestiti presso l’Accettazione ostetrico-ginecologica dell’Azienda Ospedaliero –Universitaria Policlinico di Modena si evidenzia che nel periodo 1 febbraio – 31 dicembre 2015, si sono verificati 19 casi, nove dei quali di cittadinanza straniera. Circa la metà delle vittime (9 unità) ha età inferiore ai 25 anni. Circa la metà delle vittime (9 unità) ha età inferiore ai 25 anni, un dato in linea con il trend del 2016 che ha registrato 18 casi in dieci mesi.
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Nelle foto le magliette dell’iniziative e il gruppo delle ostetriche con il prof. Fabio Facchinetti (Direttore Ostetricia e Ginecologia), la dottoressa Francesca Torcasio e la dottoressa Fabrizia Fregni (Direzione Sanitaria), la dottoressa Angela Putignano (Coordinatrice infermieristica di dipartimento).