“Come ricordato giorni fa sulla pagina Facebook istituzionale, i recenti episodi di criminalità avvenuti a Nonantola negli ultimi giorni hanno comprensibilmente rimesso al centro dell’attenzione la sicurezza (e la sicurezza percepita) dei nostri concittadini” – afferma una nota dell’Amministrazione comunale -.
“Furti e rapine non colpiscono soltanto i beni materiali, ma intaccano la serenità della vita quotidiana di chi li ha subiti e di chi vive in allarme.
Si lavora con impegno e dedizione per dare risposte concrete affinché questo sentimento di insicurezza non ci chiuda in casa, o al contrario non sia strumentalizzato.
Azioni poste in essere:
1) Lunedì è stato ufficialmente richiesto al Prefetto di mettere in campo nuove azioni di presidio del territorio, e di fornire dati sul numero di episodi di microcriminalità avvenuti quest’anno a Nonantola.
Costante è il rapporto con il Prefetto stesso e il Ministero per sollecitare la soluzione dell’annoso problema della Caserma: è positivo che la Stazione dei Carabinieri di Nonantola sia pienamente operativa, ma attualmente rimane sottodimensionata rispetto alle esigenze di un comune da 16mila abitanti.
2) Trasferimento dei presidi di Polizia Municipale in Unione dei comuni del Sorbara: unire i presidi dei vari corpi significa meno personale a svolgere pratiche amministrative (lo stesso per tutti i comuni) e più agenti per strada. Rispetto all’organizzazione dei turni, sono stati inseriti un turno settimanale notturno e diversi servizi serali che coprono il territorio fino alle 23. Si opera per potenziare l’organico anche tramite procedure di mobilità di ulteriori 2 posti di Agente della municipale. Con l’ingresso di Castelfranco e San Cesario, il numero di agenti a disposizione consentirà di organizzare una centrale operativa per presidiare ancora meglio e con maggiore continuità anche “oraria” il territorio.
3) Controllo di vicinato. Il 23 novembre è stato presentato il progetto di Controllo di vicinato elaborato dai due capitani di Polizia Municipale di Nonantola e Bomporto, sulla scorta delle esperienze positive di alcuni paesi vicini, tra cui Castelfranco. Ricevuti suggerimenti e proposte dai presenti, si procederà con l’approvazione del progetto e da gennaio inizieranno gli incontri sul territorio.
Obiettivo coinvolgere i cittadini in un monitoraggio del proprio quartiere, in stretto contatto con la Polizia Municipale, le altre Forze dell’Ordine e i servizi comunali. Nessuna ronda, nessuna giustizia privata. Si punta alla raccolta di segnalazioni di presenze sospette, di atti di vandalismo e degrado, e allo sviluppo di senso civico e di relazioni solidali tra vicini.
4) Telecamere di sicurezza: con la Regione, si sta mettendo a punto una programmazione concreta per individuare risorse da dedicare all’acquisto di telecamere, in modo da poter tenere controllate le zone più a rischio atti di vandalismo”.