Moninga, associazione di volontariato impegnata nel sostegno e raccolta fondi per la Fondazione Pediatrica di Kimbondo in Repubblica Democratica del Congo, propone una serata di confronto e approfondimento sul Congo e sul tessuto sociale di questo grande Paese con ospite l’Onorevole Cecile Kyenge, componente della Delegazione per le relazioni con il Parlamento PanAfricano. L’evento si terrà venerdì 25 novembre alle 21, nella sala consiliare del Castello di Formigine.
L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e far conoscere le difficili condizioni di vita dei congolesi affinché venga loro restituita dignità attraverso una presa di consapevolezza delle responsabilità civili e sociali a cui ognuno di noi come, cittadino del mondo, è chiamato a rispondere.
È importante assumere coscienza delle realtà differenti, delle culture e delle storie che arricchiscono la nostra epoca al fine di abbattere le barriere dei pregiudizi che, spesso, ci portano ad allontanarci dal prossimo. In quest’occasione sarà possibile informarsi sulle attività di Moninga per il 2017 e su come diventare volontari dell’associazione.
Durante la serata sarà già possibile associarsi a Moninga per l’anno 2017 e acquistare i regali solidali realizzati da noi per le prossime feste natalizie.
Con il patrocinio del Comune di Formigine.
“Il Congo è forse la terra più ricca e più sfruttata al mondo, non solo dall’uomo bianco. I primi grandi mercanti di avorio impararono presto quanto fosse più vantaggioso razziare che commerciare; venivano dalla islamizzata Zanzibar e avevano potere enorme. Henry Morton Stanley, il grande esploratore che voleva raggiungere la foce del fiume Congo, dovette accordarsi per il suo viaggio proprio con un mercante di Zanzibar detto Tippu Tip dal rumore che faceva il suo fucile. La ricchezza del Congo sembra inesauribile: da lì partirono quattro milioni di schiavi verso l’America. Quando diventa colonia belga sotto Leopoldo II, quando non sembra poter dare risorse maggiori della carne umana, un medico scozzese inventa lo pneumatico in gomma, quindi la richiesta di caucciù inizia ad arrivare da ogni parte del mondo e il Congo ne è pieno. La prima bomba atomica è stata fatta con uranio congolese e dopo l’uranio c’è il coltan, che serve all’industria elettronica. Senza coltan non ci sono telefonini, non ci sono computer, non ci sono smartphone, tablet. E poi diamanti, e oro.
La più grande ricchezza del Congo, oggi ad un passo dalla guerra civile, possono essere le generazioni future che manifestano pacificamente per chiedere il rispetto della Costituzione” – R. Saviano