“L’unica istanza di cui siamo a conoscenza per progetti di ricerca in terraferma di idrocarburi Reno Centese è quella presentata al Ministero dello Sviluppo Economico nel 2012, nei mesi precedenti il sisma di maggio. Rispetto a questa istanza, ad oggi, non risulta alcuna richiesta di Valutazione impatto ambientale (VIA). Valutazione che, va ricordato, rimane comunque in capo al Ministero dell’Ambiente. Se ciò dovesse accadere, il Ministero chiederà il parere di VIA alla Regione, e in quella fase tutte le amministrazioni locali interessate saranno informate e coinvolte nell’iter istruttorio”.
A precisarlo sono Palma Costi, assessore all’energia e Paola Gazzolo, assessore all’ambiente, che intervengono a proposito di un’interrogazione alla Giunta regionale presentata dal consigliere Stefano Bargi (Lega Nord).
“Vogliamo precisarlo subito- affermano Costi e Gazzolo- e lo spiegheremo ancora meglio rispondendo in Aula al quesito: smentiamo con forza che ad oggi siano pervenute istanze di VIA per progetti di questo genere, e ribadiamo che non sono aperte procedure autorizzatorie in capo alla Regione”.
Dal punto di vista procedurale, le domande di VIA devono essere presentate al Ministero dell’Ambiente, per l’attivazione della procedura di Via nazionale: un iter a cui la Regione partecipa esprimendo un parere e, al termine del procedimento, l’eventuale intesa necessaria per il rilascio dell’autorizzazione a cura del Ministero dello Sviluppo Economico.
“Nel caso in cui l’iter procedesse, e il Ministero avanzasse l’istanza, come sempre e come chiesto dai cittadini, ci esprimeremo tenendo fermi quelli che, da sempre, sono i nostri principi: massima trasparenza, massima informazione e, in particolare, massima attenzione per la sicurezza dell’ambiente e delle persone”, insistono Costi e Gazzolo.
“Sono questi- concludono gli assessori regionali- gli elementi al centro dell’Accordo stipulato nel luglio 2015 dall’Emilia-Romagna, prima Regione in Italia, con il Ministero dello sviluppo economico: un atto coraggioso e di grande responsabilità, che pone al centro sicurezza, controllo, monitoraggio e difesa del territorio, con il costante confronto con i sindaci e con le comunità che rappresentano. Chiaramente la nostra attenzione sarà massima, in quanto siamo ben consapevoli della localizzazione del sito ma, ripetiamo, ad oggi non abbiamo ricevuto nulla”.
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