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Poste, nessuna chiusura nel 2017 nei piccoli Comuni e confronto per avviare iniziative di sviluppo

posteNessuna chiusura degli uffici postali nei Comuni con meno di 5 mila abitanti e la disponibilità a prendere in considerazione, nel Piano di riorganizzazione 2017, i risultati degli incontri nei territori.
Sono queste le rassicurazioni arrivate dai vertici di Poste Italiane durante l’incontro con l’assessore al Bilancio e al riordino istituzionale, Emma Petitti, e i rappresentanti di Anci, Uncem e Città metropolitana di Bologna.
Nel mese di ottobre – è stato illustrato – si è completata l’attivazione progressiva del nuovo modello organizzativo di recapito adottato da Poste Italiane in alcuni territori dell’Emilia Romagna. In merito ai disagi segnalati nei mesi scorsi, l’Azienda ha riconosciuto la presenza di qualche episodio di assestamento e assicurato che la situazione sta per tornare alla normalità grazie all’utilizzo di correttivi di progettazione.
“Il tavolo di confronto con Poste Italiane ci permette di portare le istanze che arrivano dal territorio”, commenta l’assessore Petitti. “Il nostro è un presidio costante per tutelare la qualità dei servizi a ogni cittadino dell’Emilia-Romagna, indipendentemente dell’estensione del comune di residenza. Per questo continuiamo a chiedere ai responsabili di Poste le garanzie di cui hanno bisogno i nostri cittadini. Anche per questo, in collaborazione con Anci e Uncem, continueremo a raccogliere tutte le segnalazioni che arrivano dal territorio”.
Per quanto riguarda la riorganizzazione degli uffici, Poste Italiane ha ricordato di aver sospeso il Piano di razionalizzazione della rete degli uffici postali presentato per il 2015, di non aver presentato il Piano per il 2016 e che per il 2017 gli sforzi saranno concentrati non solo nel non disporre chiusure nei Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti ma anche nel prendere in considerazione le risultanze degli incontri territoriali dai quali emergeranno le iniziative di sviluppo dei servizi e gli accordi tesi a valorizzare la rete degli uffici postali esistenti.
In particolare, per quanto riguarda la nuova modalità di consegna, oltre alla garanzia della riduzione dei disagi presenti sul territorio regionale, è stato assicurato che per gli utenti non si verificherà alcuna riduzione della qualità del servizio in quanto la posta veloce che rappresenta oggi un valore percentuale molto basso sul totale dei volumi recapitati (circa il 3 %) sarà comunque garantita per chi ne avrà necessità secondo gli standard di qualità fissati dal Regolatore.
E’, infine, allo studio un accordo tra Poste Italiane e Regione Emilia-Romagna per proseguire i lavori del tavolo di confronto, avviato oltre un anno fa, per garantire i servizi su tutto il territorio regionale, tutelare i piccoli comuni, in particolare quelli montani che in passato sono stati interessati da politiche di razionalizzazione, e offrire servizi innovativi.

 

















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