Probabilmente Sindaco e Giunta ritengono prioritario contrastare l’attività dei promoter davanti al Museo Ferrari piuttosto che combattere il fenomeno dilagante dei furti in abitazione.
Così Luca Barbolini ed Emilio Zannoni intervengono dopo la decisione dell’Amministrazione Comunale di installare una rete di telecamere in via Dino Ferrari nell’area museale.
Mentre tanti comuni italiani utilizzano i sistemi di videosorveglianza come deterrente per scoraggiare i malviventi a commettere furti in abitazione, ci sembra molto singolare che l’amministrazione comunale di Maranello ritenga di utilizzare telecamere per ostacolare il lavoro di promozione verso i clienti degli autonoleggiatori Ferrari.
Il finanziamento ottenuto dalla Regione per la videosorveglianza, per un importo pari a 52.000 euro, destinato nell’area prospiciente il museo – sostengono Luca Barbolini ed Emilio Zannoni della Lista civica Per Maranello- è riconducibile oramai a quella che sembra una vera e propria ossessione del Sindaco e della sua Giunta nei confonti degli stessi autonoleggiatori.
Ritenamo che questa sorta di attenzione morbosa ed oggettivamente incomprensibile del sindaco per i promoter rischia di ridurre sempre più il controllo e il presidio del territorio da parte della polizia municipale, spesso chiamata a multare gli stessi promoter.
Come dimostrano i recenti furti in via Fogliano, via Graziosi e via Repubblica di Montefiorino, il comune di Maranello si sta trasformando in un territorio di conquista da parte di malviventi senza scrupoli, che possono aggirarsi indisturbati nei quartieri e violare le nostre case per rubare.
Risulta di scarso rendimento, se non per una questione di immagine – puntualizzano Barbolini e Zannoni – per la polizia Municipale girare a lampeggianti accesi per Maranello e frazioni, anche perchè quando la vettura dei vigili è passata, i ladri continuano a commettere i loro reati .
Sarebbe più efficace – concludono i due esponenti della lista civica – che gli agenti della polizia municipale di Maranello scendessero dalla loro vettura e si rapportasssero direttamente ai cittadini, chiedendo loro se hanno visto qualche movimento strano di vetture o di persone; soltanto procedendo in questo modo, si farebbe quella vigilanza di prossimità, che probabilmente allontanerebbe o comunque dissuaderebbe i ladri dal commettere reati nelle nostre case. Nello stesso tempo si ridurebbe quella distanza che spesso si percepisce tra cittadinanza e corpo di polizia municipale.