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Reggio Emilia: la città come laboratorio educativo. L’impegno per i giovani per i prossimi anni

officinaeducativa“Impegno nel promuovere tra i giovani la partecipazione, la cittadinanza attiva e una forte sensibilizzazione sui temi della legalità; sviluppo di un patto con le giovani generazioni e sviluppo del piano per la creatività giovanile. Sono questi i temi principali che caratterizzeranno i progetti che il territorio metterà in campo nei prossimi anni a favore dei giovani. Stiamo scrivendo un nuovo Patto con e per i giovani perché crediamo sia importante ripartire dalle giovani generazioni fornendo loro mezzi per esprimere idee, confrontarle con quelle di altri attori della società, mettere in valore i loro talenti, le loro competenze, il loro spirito di iniziativa. I giovani sono una grande risorsa di questo paese, perché sono in grado di incidere in modo innovativo sul nostro sistema economico e sono capaci di creare ponti verso il futuro”.

Lo ha detto l’assessore all’Educazione e conoscenza Raffaella Curioni, nell’ambito del convegno “La città come laboratorio educativo. Promuovere partecipazione, competenze e buone pratiche con le giovani generazioni” svoltosi nei giorni scorsi  all’Università di Modena e Reggio Emilia per presentare alla città le linee guida e le progetualità che caratterizzeranno l’impegno dell’Amministrazione comunale con le giovani generazioni nei prossimi tre anni. Tra gli obiettivi mersi, quello di valorizzare la creatività giovanile in tutte le sue forme all’interno di un sistema di spazi in dialogo tra loro, quali i Chiostri di San Pietro, i Chiostri di San Domenico e lo Spazio Gerra, luoghi significativi della città che saranno fucine di iniziative, mostre, laboratori, sperimentazioni. Ad essi si aggiunge la rete degli spazi di aggregazione che dovranno caratterizzarsi come i luoghi della partecipazione, dove i giovani possono essere protagonisti e aprirsi al territorio per un dialogo intergenerazionale generativo di progetti concreti che contribuiranno ad arricchire la città.

Hanno aperto il convegno l’assessore Curioni e il direttore del Dipartimento di educazione e scienze umane Giorgio Zanetti, in rappresentanza dell’Università che con Officina educativa collabora da tempo sia nella formazione degli studenti di Scienze dell’educazione, sia nella valutazione critica dei progetti rivolti alle giovani generazioni. Marina Mingozzi, responsabile delle politiche giovanili della Regione Emilia Romagna, ha sottolineato come le politiche giovanili dell’amministrazione si sviluppino con un respiro più ampio di quello meramente locale, in dialogo con altre città e con la stessa regione. La Regione ha infatti scelto Reggio Emilia come sede per i tre seminari formativi che nei prossimi mesi coinvolgeranno studenti, operatori del terzo settore, funzionari delle amministrazioni pubbliche della Regione Emilia Romagna per riflettere e proporre politiche innovative sulla gestione degli spazi di aggregazione, sul tema della comunicazione con i giovani, sulle nuove competenze richieste agli educatori di domani.

 

 

















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