Prosegue il cammino dell’integrazione tra le tre Aziende sanitarie bolognesi. Dopo 11 incontri e circa 50 ore di trattativa si è concluso il percorso di confronto con le organizzazioni sindacali per la realizzazione dei progetti interaziendali che, coordinati dal Policlinico di Sant’Orsola in qualità di Azienda capofila, coinvolgono Azienda USL di Bologna e Istituto Ortopedico Rizzoli, oltre che l’Università di Bologna, per Medicina Nucleare, Rete Infettivologica e Medicina del Lavoro Azienda USL di Bologna per Medicina Nucleare e Rete Infettivologica, Azienda USL e IOR per la Medicina del Lavoro, oltre che l’Università di Bologna.
“L’obiettivo principale – spiega il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Mario Cavalli – è il rafforzamento e l’innalzamento della qualità delle prestazioni che il sistema sanitario bolognese nel suo complesso è in grado di offrire ai cittadini, in modo che a qualsiasi punto di erogazione ci si rivolga si possa contare su un medesimo livello e qualità del servizio, nel pieno rispetto della programmazione sanitaria definita dalla Conferenza Sociale e Sanitaria Territoriale”.
Grazie agli accordi sottoscritti, cui seguiranno tavoli di approfondimento mirati, anche per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi predefiniti, sarà possibile avviare percorsi di riorganizzazione e revisione sulle specialità oggetto di integrazione. Questo percorso consentirà di accrescere il livello di competenza dei professionisti coinvolti attraverso l’adozione di percorsi di cura integrati e di procedure uniche e condivise, che estenderanno i livelli di qualità raggiunti da alcune pratiche aziendali a tutto il territorio bolognese.
La rete infettivologica interaziendale, diretta dal professor Pierluigi Viale, – essenziale per contrastare, tra l’altro, le antibiotico-resistenze – si stima potrà contare a regime su 45 unità di personale contro le attuali 39. La Medicina del Lavoro interaziendale, diretta dal professor Francesco Saverio Violante, coinvolge complessivamente 44 professionisti, mentre la Medicina Nucleare interaziendale, diretta dal professor Stefano Fanti, 69 professionisti.
Proseguono i lavori su ulteriori progetti a valenza interaziendale per la Radiologia Unica Metropolitana, la Dermatologia, la Genetica Medica e l’Anatomia Patologica per i quali sono in corso le valutazioni clinico-organizzative da parte dei professionisti delle Aziende Sanitarie interessate.
Queste progettualità si aggiungono a progetti interaziendali già in atto come il LUM (Laboratorio Unico Metropolitano), il TUM (Trasfusionale Unico Metropolitano), il SUMAP (Servizio Unico Metropolitano per l’Amministrazione del Personale). Coordinati dall’Azienda Usl di Bologna, hanno puntato sulla innovazione organizzativa e sulla concentrazione di attività, risorse e professionalità per garantire i più elevati standard di qualità, sicurezza e affidabilità e una maggiore efficienza operativa e gestionale e hanno dato, sinora, buona prova di sé grazie all’entusiasmo e alla determinazione dimostrati dalla comunità professionale dell’area metropolitana bolognese nella loro implementazione.