È tempo di bilanci, per Alex Zanardi, che ha appena compiuto 50 anni. E così, 13 anni dopo il suo primo libro, ha deciso di scriverne un altro, che racconta il suo cammino fino a qui, in seguito all’incidente automobilistico del 2001 al Lausitzring in Germania, dove ha perso entrambe le gambe e quasi tre quarti del suo sangue.
Si intitola “Volevo solo pedalare …ma sono inciampato in una seconda vita” (Rizzoli), scritto insieme al giornalista della “Gazzetta dello Sport” Gianluca Gasperini: Zanardi presenta il volume sabato 5 novembre alle 17.30 al BPER Forum Monzani di Modena.
Già, perché il pilota bolognese non ha solo sfidato le previsioni di tutti, ma è riuscito davvero a costruirsi una seconda vita, diventando un atleta paralimpico plurimedagliato, con quattro ori tra Londra 2012 e Rio 2016. La vita come la racconta Zanardi, con la sua visione sempre positiva, è fatta di coincidenze felici, come quando si è fermato all’autogrill, ha visto una handbike legata al tettuccio di un automobile e ha deciso di provare a pedalare. Con la passione per lo sport nel cuore (basti pensare a quanto ami l’Ironman, la gara di triathlon più sfiancante al mondo) e il sorriso sulle labbra.
In queste pagine si scoprono, episodio dopo episodio, tutte queste doti che infondono in chi legge entusiasmo e speranza. “Volevo solo pedalare” ripercorre tredici anni di vita eccezionale, raccontata come se si trattasse della normalità, ma affrontata sempre con il sorriso sulle labbra e la passione nel cuore. Quel sorriso e quella passione che gli abbiamo letto in faccia a Rio, dopo le tre meravigliose medaglie, conquistate a quasi cinquant’anni. Quale esempio migliore per imparare a essere felici?