Qual è la zona di Bologna nella quale vivono più giovani? Quanti nonni ci sono ogni cento bambini? Quanti cittadini sono single? Ci sono ancora degli analfabeti sotto le Due Torri? Quante sono le case? E quali sono le trasformazioni territoriali già avvenute e quelle che vedremo a breve? Come cambieranno il volto della città? Sono solo una minima parte delle domande a cui il Comune di Bologna da oggi dà una risposta immediata, on line, con un clic. Il merito è della nuova piattaforma interattiva sviluppata dagli esperti dell’Ufficio Statistica del Comune e da oggi disponibile su Iperbole. Si chiama “Una città e i suoi quartieri” ed è uno strumento che permette l’accesso immediato e semplice a una quantità enorme di dati statistici declinati per popolazione, istruzione, lavoro, reddito, casa e trasformazioni territoriali. In più, è disponibile la radiografia statistica dei sei nuovi quartieri (Navile, Porto-Saragozza, San Donato-San Vitale, Santo Stefano, Savena), con le cifre chiave di ognuno: uno strumento necessario, in virtù dei recenti processi di unificazione, e una conferma ulteriore della priorità dei quartieri nel mandato amministrativo. “I nuovi quartieri – si legge nel documento Idee e valori per Bologna, che riassume le linee programmatiche del mandato di Virginio Merola – sono il terreno della sfida: da qui parte la rigenerazione urbanistica e sociale attraverso il metodo della condivisione di progetti per i beni comuni”.
“Una città e i suoi quartieri” è uno strumento a disposizione di tutti per conoscere Bologna, esplorare i quartieri, confrontare i territori, creare mappe, grafici e tabelle personalizzate, seguire i fenomeni nel tempo, approfondire le analisi. La piattaforma è open data, chiunque può cercare, analizzare e scaricare i dati. La navigazione è possibile da tanti punti di vista: si può partire dal fenomeno, combinare i numeri divisi per zona e creare grafici e mappe inedite. La sezione delle trasformazioni territoriali presenta invece i principali progetti promossi, coordinati o autorizzati dall’amministrazione comunale, già contenuti nell’Atlante delle trasformazioni territoriali. Le mappe permettono di leggere il territorio nello spazio e nel tempo, consentendo di valutare la consistenza delle trasformazioni e di raccontare il cambiamento nei luoghi in cui questo avviene. I dati sono georeferenziati con riferimento ai quartieri e alle diverse zone del territorio cittadino, alla tipologia degli interventi e allo stato di attuazione e fanno riferimento al periodo 2011-2016. Gli interventi sono classificati secondo la categoria (infrastrutture, edilizia residenziale e non, servizi educatici e scolastici, sociali e sanitari, culturali, sportivi e ricreativi, infrastrutture per la mobilità, per l’ambiente, edilizia pubblica e servizi vari) e anche in relazione allo stato di attuazione (interventi previsti o finanziati, in corso di realizzazione, realizzati).
La piattaforma “Una città e i suoi quartieri” va ad arricchire la già ampia sezione denominata “I numeri di Bologna” che su Iperbole è dedicata alla statistica e che comprende “noibologna. Cento grafici per raccontare la città” e “Città a confronto”.