Pensava di espletare una mera formalità congedandosi dai Carabinieri con estrema tranquillità dopo aver denunciato il furto di due costosi trattori agricoli marca New Holland, che a suo dire gli erano stati asportati nottetempo dalle pertinenze della sua azienda agricola. Successivamente, però, si è ritrovato a essere “attenzionato” dai carabinieri della stazione di Guastalla, insospettiti per le “falle” della sua denuncia.
Nel giro di qualche mese un imprenditore agricolo reggiano di 50 anni, residente a Guastalla, si è ritrovato da vittima di un maxi furto a indagato per simulazione di reato in quanto i fatti cosi come da lui esposti in denuncia non sono risultati corrispondere al vero: circostanza questa che ha visto l’uomo essere denunciato dai carabinieri della stazione di Guastalla alla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia per simulazione di reato. I carabinieri hanno poi scoperto che l’agricoltore aveva simulato il furto allo scopo di sottrarre il possesso dei due trattori all’istituto vendite aste giudiziarie di Reggio Emilia come disposto dal Tribunale civile reggiano.
Nel dettaglio l’uomo si è presentato ai carabinieri della stazione di Guastalla denunciando che ignoti ladri avevano asportato due suoi trattori agricoli asportandoli dai propri campi ubicati nel comune di Guastalla. I carabinieri dopo aver formalizzato la denuncia hanno avviato le indagini scoprendo che due giorni prima della denuncia l’agricoltore aveva ricevuto la comunicazione del tribunale civile di Reggio Emilia che disponeva la perdita di possesso dei due mezzi a favore dell’istituto vendite aste giudiziarie reggiano a causa della posizione debitoria dell’azienda del denunciante. Per questo motivo le attenzioni investigative dei carabinieri della stazione di Guastalla sono state rivolte anche nei confronti dell’imprenditore agricolo sorpreso dai militari intento a lavorare nei campi in sella a uno dei due trattori rubati. Il secondo trattore è invece stato trovato all’interno di un capannone d una sua ignara zia dove lo stesso imprenditore l’aveva nascosto. Appurati i fatti e circostanziate le cause che avevano indotto l’uomo a simulare il furto, l’imprenditore veniva denunciato.