«Bene i controlli delle Forze Dell’Ordine e della Guardia di Finanza nei confronti di presunte attività abusive o di vere e proprie attività di impresa a fini di lucro mascherate sotto l’ombrello di circoli e associazioni culturali».
Così si esprime Silb-Confcommercio, l’associazione modenese di discoteche e locali notturni, in merito alla notizia, riportata dai media, della sanzione comminata ad un locale di Modena.
«Chi fa impresa nel settore delle discoteche e dei locali di intrattenimento deve osservare norme molto precise e stringenti, in particolare in materia di sicurezza: senza uno stabile che soddisfi tutti i rigorosi requisiti di sicurezza, in tema di vulnerabilità sismica e di prevenzione incendi, pur in presenza del ‘pagamento dell’Iva’, si è fuori dal campo della legalità».
A tal proposito vale la pena ricordare che nel 1998 una ragazza perse la vita proprio all’interno di un circolo, dove non erano garantite le condizioni sicurezza previste dalle norme sul pubblico spettacolo.
«Senza considerare, poi», prosegue la nota, «le norme inderogabili per il lavoro notturno, così come gli obblighi sull’utilizzo di personale addetto alla sicurezza in possesso di qualifica professionale».
«L’auspicio», puntualizza il Silb-Confcommercio, «è che i controlli proseguano e siano sempre più volti, da un lato a salvaguardare la sicurezza dei frequentatori, dall’altro a far rispettare le regole ad attività ricreative che esercitano una impresa “de facto”».
«Anche alla luce della proficua collaborazione tra Silb e Comune di Modena sul fronte dei progetti in tema di sicurezza stradale e di prevenzione dell’abuso di alcol e droghe», conclude il comunicato «lascia amaro in bocca il fatto che le irregolarità di questo locale, più volte segnalate dalla nostra Associazione, siano perpetrate all’interno di un locale dell’Amministrazione Comunale».