I danni causati dal gioco d’azzardo patologico non coinvolgono soltanto la singola persona affetta da ludopatia, ma, sovente, anche la sua rete di relazioni, affetti familiari e amicali, che rischiano di divenire una delle implicite poste in gioco delle scommesse. Il gioco d’azzardo può dunque causare, oltre alle ingenti perdite in denaro e beni materiali, anche l’incrinarsi e finanche il naufragare di beni ancor più importanti come i legami affettivi e, di conseguenza, la stabilità e la tenuta sociale delle comunità. Inoltre, le prime segnalazioni di disagio rispetto al tema non vengono effettuate direttamente dal giocatore patologico, che spesso rifiuta persino di ammettere di avere un problema, ma da un familiare che riscontra ammanchi di denaro o comportamenti anomali da parte del proprio caro.
Consapevole di questi ulteriori ‘danni collaterali’ del gioco, la rete di enti, associazioni e singoli cittadini per il contrasto al dilagare dell’azzardo Non giocarti il futuro! promuove, con il patrocinio del Comune di Carpi, Famiglie in palio: quando al gioco si perdono i legami, il convegno concepito per famigliari di giocatori eccessivi, operatori di centri d’ascolto, insegnanti ed educatori, che si terrà sabato 5 novembre, dalle ore 9 alle 12 presso l’Auditorium della Biblioteca Loria di Carpi.
A dialogare con i partecipanti saranno due esperti: il Dr. Roberto Zeppa, referente per Carpi del progetto Rien ne va plus – Rilanciamo le famiglie di LAG Vignola e l’Avvocato Marco Vignoli del Progetto ascolto dell’associazione Dedalo Onlus.
Della rete di enti, associazioni e singoli cittadini uniti per il contrasto al dilagare del gioco d’azzardo Non giocarti il futuro! fanno parte Fondazione Casa del Volontariato, ente strumentale della Fondazione CR Carpi, Movimento dei Focolari, Presidio Libera ‘Peppe Tizian’ di Carpi, Coop. Sociale Il Mantello, Caritas Diocesana Carpi, Azione Cattolica di Carpi, Agesci, Masci, Acli, Ceis, Dedalo Onlus, Ushac.
Per maggiori informazioni consultare la pagina Facebook Non giocarti il futuro.