Crescita e innovazione. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il presidente della Provincia del Gauteng, l’area economica più avanzata del Sud Africa, David Makhura, hanno firmato oggi a Johannesburg un Accordo di collaborazione che punta a favorire interventi per lo sviluppo economico, la promozione del commercio e delle esportazioni di prodotti e servizi, del turismo e della manifattura.
E ancora: infrastrutture, energia, incluse le rinnovabili e il recupero energetico da rifiuti urbani, agroalimentare, con le tecnologie per le relative filiere industriali, agevolazione degli investimenti e dei servizi alle imprese. Altro cruciale campo d’azione, il welfare: quindi educazione, servizi per la prima infanzia, assistenza sanitaria e infrastrutture sociali. Infine, sport e scambi culturali, formazione e cooperazione.
“Quello siglato con il presidente Makhura è un accordo molto importante- afferma Bonaccini- intanto perché il Gauteng rappresenta il 35% dell’economia dell’intero Sud Africa, il 44% della ricerca e sviluppo e qui si registrano la metà dei brevetti del Paese. E poi per le opportunità che si aprono, in particolare su alcuni temi legati a fattori cruciali di sviluppo comuni al Gauteng e all’Emilia-Romagna: il cibo, per costruire una filiera agroindustriale di qualità e sicura; acqua, energia e ambiente, per contribuire a rendere più efficace il sistema di gestione dei servizi e del ciclo delle acque nel Gauteng alla luce del know how e delle esperienze maturate negli anni nella nostra regione; la formazione, dalla prima infanzia, con realtà come Reggio Children, al modello di formazione politecnica su cui come Regione stiamo investendo tantissimo, e l’innovazione, con la nostra Rete dell’alta tecnologia, un ecosistema regionale di grande qualità che unisce istituzioni, atenei, imprese e centri di ricerca. Infine, vogliamo confrontarci sui temi della manifattura 4.0, in particolare nel settore dell’automotive, per entrambi un comparto fondamentale: ricordo che la Motor Valley dell’Emilia-Romagna rappresenta il più forte cluster europeo dell’auto sportiva di lusso e al suo interno si trovano le sedi dei centri di meccatronica fra i più avanzati nel mondo. Ogni nostra azione punta a far crescere sviluppo e occupazione, attraverso ricerca e innovazione, politiche anticicliche di investimenti pubblici, attrattività e internazionalizzazione. Finora registriamo dati positivi – aumentano i nuovi posti di lavoro, vola l’export legato ai distretti e le stime del Pil regionale per il 2016 dicono che siamo la prima Regione in Italia – segnali molto importanti ma che certo non ci bastano. E l’accordo firmato oggi- chiude il presidente della Giunta regionale- testimonia della nostra volontà di battere tutte le strade possibili per continuare a crescere”.
In base all’accordo, un summit annuale bilaterale coinvolgerà, oltre la Regione Emilia-Romagna e la Provincia del Gauteng, le rispettive Camere di commercio, le associazioni di categoria, le fiere, le università e i centri di ricerca e formazione. Visite reciproche di delegazioni faciliteranno le sinergie con gli attori socio-economici, la società civile e le istituzioni del settore pubblico e privato: questo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi che saranno monitorati, semestralmente, da un Comitato strategico congiunto composto dai rappresentanti di entrambi le realtà territoriali.
L’intesa con il Gauteng si affianca agli altri due accordi strategici siglati dal presidente Bonaccini lo scorso anno con la California sul cambiamento climatico nell’ambito di Cop 21, e quello di amicizia con la provincia cinese del Guangdong.
L’Emilia-Romagna al tavolo Italia-Sud Africa.
La firma dell’accordo con il Gauteng è avvenuta all’interno della terza edizione del South Africa-Italy Business Forum Ambrosetti, che ha visto l’Emilia-Romagna protagonista. Ai lavori sono intervenuti sia il presidente Bonaccini sia l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli. La Regione promuove nuovi approcci e strumenti di cooperazione partendo dal programma pluriennale Emilia-Romagna Go Global 2016-2020.
L’incontro del Forum Ambrosetti ha riunito nella capitale del Sud Africa circa 200 tra leader politici e imprenditori italiani e sudafricani, con l’intento di rafforzare la collaborazione strategica e di business tra i due Paesi e fornire una stretta interazione tra decisori di alto livello. L’incontro è stata poi l’occasione per riflettere su alcune tematiche importanti: percorso di crescita di Europa e Africa; esperienza condivisa e tecnologia per favorire la competitività e sostenibilità nell’agroalimentare; cooperazione nel settore energia tra Italia e Sudafrica; roadmap strategica per il completamento della catena del valore nel settore automotive; rivoluzione digitale.
Gestione dell’acqua.
Un altro accordo importante è stato siglato a Johannesburg fra i Governi italiano e sudafricano, focalizzato sul tema acqua, servizi e infrastrutture idriche (Isa Water Reference Platform), che recepisce i modelli di gestione e imprenditoriali e le buone pratiche adottate in Emilia-Romagna e che ha visto questa mattina il presidente Bonaccini aprire con il suo intervento il simposio su “Italian green technologies for Africa” organizzato dal Cnr.
L’acqua è peraltro un tema cruciale. L’obiettivo è vincere la sfida principale per i Paesi africani: garantire l’acqua nei 15 Paesi dell’Africa sub-sahariana dove 108 milioni persone hanno limitato accesso, o non l’hanno, all’acqua pulita. Ed è questo l’obiettivo del progetto SafeWaterAfrica che punta a sviluppare un sistema di trattamento acqua autonomo e decentrato, per le zone rurali e periurbane, altamente efficiente nella degradazione di inquinanti nocivi e allo stesso tempo molto efficace nell’uccidere i contaminanti microbiologici. Tra il coordinamento del progetto Self-sustaining cleaning technology for safe water supply and management in rural african areas – che ha a disposizione 3 milioni di euro e dovrà essere completato entro la fine del 2019 – c’è anche l’Università di Ferrara, oltre a quelle di Monaco, di Castiglia e Pretoria, nonché il Consiglio per le scienze e la ricerca dell’industria del Sud Africa.
E il settore delle public utilities, in particolare sempre nella gestione della risorsa idrica per uso agricolo, civile, minerario e industriale, ma anche per la sua potabilizzazione e l’efficientamento della sua distribuzione, sono al centro di un altro progetto multiregionale – coordinato dalla Regione Emilia-Romagna e attuato dall’Ice di Johannesburg – “Public utilities in Sud Africa e nell’Africa sub-sahariana”, promosso dal ministero dello Sviluppo economico, dall’Ambasciata italiana in Sud Africa e dalla Conferenza delle Regioni. Partner in Sud Africa sono: Dws, Tcta, Ewseta, province sud africane, Governo del Lesotho e della Namibia.