Si è svolta sabato sera nel teatro di Barco la conferenza concerto in ricordo di un “grandissimo” che da Barco è partito per una strabiliante carriera internazionale, il tenore Ferruccio Tagliavini.
Lo ha ricordato il giornalista, critico musicale, Danilo Boaretto, direttore di OperaClick, facendo ascoltare brani di Ferruccio talmente entusiasmanti da creare un’atmosfera profondamente emozionante, ripercorrendo passo dopo passo il percorso artistico di questo grande tenore che ha portato il nome della sua Barco e di Reggio Emilia in tutto il mondo.
“Una serata dedicata alla Cultura, quella di sabato – a parlare è il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti – una cultura da riscoprire, valorizzare e avvicinare alle comunità. Da tempo, grazie anche a collaborazioni e contributi autorevoli, quali quelli del maestro Paolo Gandolfi, del maestro Paolo Barbacini e del professor Carlo Perruchetti, stiamo riscoprendo con determinazione ed entusiasmo i grandi protagonisti della tradizione musicale e culturale della nostra terra . Desidero ringraziare – prosegue Carletti – il circolo Arci di Barco, che ha ospitato, all’interno del Teatro, uno spettacolo di grande valore artistico e storico e la ditta Lapi Plast, che ha sostenuto con convinzione l’iniziativa. Ringrazio, in particolare, l’amico Paolo Barbacini, curatore artistico della manifestazione, nonché allievo del grande tenore Tagliavini, per aver contribuito a realizzare, con passione e competenza, questa bella serata. Ora, nostra intenzione è continuare a percorrere la strada della riscoperta e della valorizzazione, coinvolgendo anche con altri enti quali Comune di Reggio e I Teatri, alla realizzazione di un evento internazionale da tenersi con periodicità, che faccia ricordare Ferruccio Tagliavini, come il grande tenore merita”.
Dopo il pensiero del sindaco rivolto alla scomparsa del grande Dario Fo, la scaletta della serata prevedeva l’alternanza degli ascolti e dei video con l’esecuzione di alcune arie molto care al nostro Ferruccio, occasione per far ascoltare al pubblico presente la voce di un giovane tenore cileno, Pablo Dupre, al quale non è difficile pronosticare un florido avvenire artistico. Accompagnato al pianoforte dal bravo M° Milo Martani ha fatto sfoggio delle sue grandi qualità vocali inebriando gli ascoltatori con Che gelida manina dalla Boheme di Puccini, Pourqoui me reveiller dal Werther di J. Massenet, Parmi veder le lagrime dal Verdiano Rigoletto e Ah mes amis di G. Donizetti. Granada è stato il fantastico bis.