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Mutui Emilia Romagna: quasi il 50% in più nel primo trimestre

euro-denaroAnche per il mese di agosto il mercato dei mutui 2016 si conferma in crescita con un aumento dell’1,8% su base nazionale. Questo l’ultimo dato fornito dall’Abi a settembre che segue e conferma tutta una serie di valori in costante crescita a partire dallo stesso periodo dell’anno precedente.

Un dato ancor più positivo se contestualizzato in una fase, quella di agosto 2015, già in una crescita più che discreta, figlia dei tassi già molto bassi e di prezzi per quanto riguarda gli immobili ancora ai minimi, ma anche grazie ad un atteggiamento più dinamico dei consumatori, alla ricerca delle migliori condizioni sui siti ad esempio per i prestiti consolidamento debiti EspertoPrestiti o portali simili come Calcolaratamutuo.org per i mutui di surroga o con altre finalità.

Un andamento moltiplicato quasi in maniera esponenziale nel caso dell’Emilia Romagna che, secondo i dati forniti da Tecnocasa a fine luglio, ha evidenziato nel primo trimestre di quest’anno un aumento superiore al 48% (con una cifra pari 867,5 milioni di euro). Un vero e proprio ‘rush’ che ha portato la regione al quarto gradino a livello nazionale.

A livello regionale la parte del leone spetta alla provincia di Ferrara che, sempre secondo i dati estrapolati dalla Banca d’Italia da parte di Tecnocasa, offre per i primi tre mesi del 2016 un incremento superiore al 100% seguita, ad onor del vero da lontano, da quella Forlì/Cesena ed il suo 72,3%. Interessante anche il volume dei mutui erogati a livello delle altre province ad eccezione di quella di Rimini con poco più di 60 milioni di euro  ed un ‘modesto’ aumento del 4,4%.

Per quanto riguarda gli importi richiesti la cifra media rimane pressoché stabile rispetto all’anno precedente pari, nel particolare, a 105800. Un dato comunque atteso ed in principal modo legato al valore medio degli immobili dell’Emilia Romagna, lungi dal risalire al pari del resto della Nazione e che nel mese di settembre ha ottenuto il suo minimo storico degli utlimi due anni.

Dopo questi dati eclatanti gli analisti si attendono però un progressivo rallentamento delle erogazioni che ad oggi si mantengono comunque su valori più che interessanti grazie ad un’ offerta bancaria particolarmente accattivante e soprattutto ai tassi d’interesse anch’essi ai minimi storici e lungi da essere ritoccati da parte della Bce.

 

















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