Quattro incontri, lungo tutto il mese di ottobre, durante i quali alcuni medici dell’Ospedale di Sassuolo saliranno ‘in cattedra’ per parlare di osteoporosi, malattie del cuore, tiroide e oncologia, ospitati dell’Università Popolare di Maranello. Si parte giovedì 6 ottobre, quando l’endocrinologa dell’Ospedale di Sassuolo Cinzia Torri terrà un incontro sull’osteoporosi. L’appuntamento, per tutte le lezioni, è all’Auditorium “Enzo Ferrari” di Maranello, alle ore 20.45 con ingresso libero.
Martedì 11 ottobre sarà la volta di Marco Grandi, coordinatore dell’Area Medica dell’Ospedale di Sassuolo che terrà una lezione sulla tiroide e le sue patologie. La settimana dopo, appuntamento martedì 18 con l’incontro dedicato alle malattie del cuore, assieme a Francesco Melandri, coordinatore dell’Area a Elevata Intensità di cura dell’Ospedale. Martedì 25 ottobre in programma l’ultimo dei quattro incontri, dedicato questa volta all’oncologia, che vedrà come relatore Giovanni Partesotti, Responsabile del Day Hospital Oncologico del nosocomio sassolese.
Cos è l’Università Popolare di Maranello (UPM).
L’Università Popolare dell’età libera di Maranello è un progetto di UniAuser in collaborazione con il Comune. L’UPM si impegna a offrire proposte culturali di alto profilo sia per i contenuti, che per la preparazione dei docenti e la metodologia didattica adottata. È rivolta ai cittadini di ogni età, adattando al pubblico l’approccio didattico e lasciando spazio al dialogo, alle domande e al confronto, nella consapevolezza che insegnare e imparare è sempre un’operazione interattiva.
Osteoporosi, questa sconosciuta.
Con la parola osteoporosi si intende una condizione in cui lo scheletro è soggetto a perdita di massa ossea e resistenza causata da fattori nutrizionali, metabolici o patologici. Lo scheletro è quindi soggetto a un maggiore rischio di fratture, in seguito alla diminuzione di densità. Fra le varie malattie ossee è la più diffusa, colpisce entrambi i sessi, anche se maggiormente quello femminile, dopo la menopausa. L’età avanzata costituisce il più elevato fattore di rischio, in quanto nella vecchiaia avviene normalmente il deterioramento della massa ossea.