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Invasi per rispondere alla “sete” della val d’Enza

acqua-val-d-enzaC’è la ‘benedizione’ anche del Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti: si può riaprire il percorso per dare acqua alla val d’Enza che in regione è l’area con il maggiore deficit idrico (oltre 8 milioni di metri cubi ‘al campo’): la risposta non sarà più nel recupero di cave – che non sono mai diventate disponibili causa la crisi dell’edilizia – come prevedeva il Piano territoriale della Provincia di Reggio del 2010, ma si punterà su un sistema integrato che preveda piccoli e medi invasi, insieme a strategie di risparmio idrico, agevolate oggi da novità tecnologiche quali l’agricoltura di precisione. Questo si propone ora per cogliere nuove opportunità che si stanno presentando, per dare una risposta al deficit idrico in valle, garantendo all’agricoltura che ha dato origine ad un grande prodotto come il Parmigiano Reggiano ed a tutte le attività ed ai cittadini della valle, un rifornimento idrico costante e di qualità. E’ questa la sintesi di quanto detto al convegno tenuto nel fine settimana a Barco di Bibbiano “Acqua in val d’Enza. Quali risposte al fabbisogno idrico?”, organizzato dal coordinamento Agrinsieme (Cia, Confagricoltura, Copagri, Aci agroalimentare) con il Comune di Bibbiano e l’Unione della Val d’Enza, che ha visto la presenza alla splendida Corte Bebbi del Ministro dell’Ambiente.

Le nuove opportunità nascono soprattutto dal rifinanziamento del Piano irriguo nazionale – dopo un blocco dei lavori durato diversi anni – che ora ha una dotazione di 300 milioni. Queste nuove possibilità, insieme al permanere di una situazione di deficit nella disponibilità della risorsa acqua che crea difficoltà alle aziende agricole ed agli allevamenti, ha convinto le organizzazioni che formano Agrinsieme, in accordo con gli Enti locali della valle, a cercare in modo condiviso di riprendere un discorso sulle prospettive del rifornimento idrico per il settore agricolo e non solo. Dopo il convegno, ci si propone di mettere a punto un percorso da attuare in tempi brevi.

E’ accantonata la Diga di Vetto, che in passato aveva diviso il mondo dell’agricoltura da una parte della politica: “non pensiamo a progetti stratosferici” hanno detto il sindaco Carletti ed il coordinatore di Agrinsieme Cervi, considerata non fattibile oggi per i costi troppo alti, concentrando i ragionamenti su strutture di dimensioni minori. Gli esempi citati riguardano il recupero per i fini di accumulo del bacino del Lagastrello, già Enel; un progetto già pronto sarebbe poi relativo ad uno sbarramento alla Stretta delle Gazze; infine, il Psr dovrebbe presto riproporre l’aiuto per la realizzazione di minibacini aziendali o interaziendali. Progettare piccoli invasi – ha detto il Ministro Galletti – è un approccio corretto, purché si abbia cura di differenziare le fonti di approvvigionamento, la sostenibilità ambientale ed economica dei progetti. Esigenze sottolineate a più voci sono anche quelle di salvaguardia dei prati stabili, garantire l’ambiente e la sicurezza idraulica del territorio.

Cassata quindi anche la fattibilità delle proposte messe in cantiere dalla Provincia qualche anno fa, quando si stabilì di fare ricorso al recupero di cave dismesse come bacini idrici, l’ipotesi che prende corpo è quella di realizzare piccoli invasi a monte dei corsi d’acqua, per garantire acqua all’agricoltura ma anche per garantire il deflusso minimo vitale dei nostri torrenti, notoriamente ridotti ai minimi termini nel periodo estivo.

Aperto da un saluto dell’assessore regionale Agricoltura Simona Caselli, quindi dal Sindaco di Bibbiano Andrea Carletti e dalla relazione di Antenore Cervi, coordinatore di Agrinsieme, il convegno ha visto poi intervenire il prof. Alberto Montanari di Unibo, estensore dei dati tecnici del Piano acque regionale e di quello provinciale, Franco Zambelli Commissario della bonifica Emilia Centrale, Giammaria Manghi presidente della Provincia di Reggio. Presenti all’iniziativa insieme ad un folto pubblico, l’on. Antonella Incerti e la sen. Leana Pignedoli.

Nella foto da sx: Antenore Cervi (Agrinsieme), il Ministro per l’Ambiente Gian Luca Galletti, il Sindaco di Bibbiano Andrea Carletti

 

















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